1 Re 8, 22-23. 27-30; 1 Pt 2, 4-9; Gv 4, 19-24
È il canto di ringraziamento di tutta la Liturgia per l’amore che Gesù ha avuto per la sua Chiesa. La Chiesa è il capolavoro dell’amore di Cristo, egli ha amato la sua Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, immacolata, senza macchia.
Poi ascoltiamo ancora le parole della Scrittura: “Voi, dice l’apostolo, siete il corpo di Cristo, voi siete le sue membra” (1Cor 12, 27) e le altre parole di san Pietro, che abbiamo ascoltato or ora: “Voi venite impegnati e impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo”. La magnifica gioia di esser nella Chiesa, di essere Chiesa viva, Chiesa operante, di essere Chiesa per la lode di Dio e per la salvezza del mondo! Noi Chiesa, noi per la misericordia del Signore, noi chiamati ad un altissimo ministero di salvezza, noi che, nonostante i peccati, Dio non ha rifiutato. Lo avremmo meritato che il Costruttore avesse scartato queste pietre dalle forme così irregolari e così fuori misura, ma il Signore è misericordia, ci vuole nella Chiesa operanti e generosi, pronti e fedeli, ci vuole Chiesa che si evangelizza per poter meglio evangelizzare. E così: “È giunto il tempo in cui i veri adoratori adoreranno il Padre” (Gv 4, 23), ecco, la Chiesa prega, la Chiesa adora, la Chiesa offre il sacrificio della salvezza, la Chiesa opera. Tutto questo ricordiamo, ricordando la dedicazione di una chiesa, che è la chiesa prima di Roma, la chiesa che è la chiesa centrale, cui debbono convenire tutte le altre chiese.
Voi ricordate allora come dobbiamo accogliere dentro di noi questa meditazione; la dobbiamo accogliere in un profondo senso di umiltà. Umiltà è riconoscimento delle nostre capacità, è riconoscimento dell’opera di Dio che si deve svolgere in noi. Dobbiamo accogliere con fervore, perché egli ha mandato i suoi operai e ha detto: “Andate anche voi nella mia vigna, quello che è giusto ve lo darò”.
Dobbiamo accogliere con speranza, riconoscendo che Dio è fedele e che la sua Parola non può venire meno e Dio ha promesso alla sua Chiesa l’assistenza continua. La Chiesa è vittoriosa sempre e nello stesso tempo perseguitata, soffre ma vince, è umiliata ma trionfa.
Noi crediamo nella santa Chiesa e perciò crediamo nelle parole del Signore. Noi crediamo nella santa Chiesa e sappiamo che Gesù ha promesso la indefettibilità: “Le porte dell’Inferno non prevarranno”.
Umiltà, fervore e speranza devono essere i motivi che ci spingono ad approfondire sempre di più la nostra vocazione ed ad essere sempre più coerenti.
E qui innestiamo il ringraziamento al Signore per questo Battesimo, di questa nuova “pietra viva, scelta e preziosa davanti a Dio”, di questa creatura che stasera riceve un grandissimo dono, di questa creatura elevata così a figlia di Dio, di questa creatura davanti alla quale, ecco, c’è tutta la promessa del Signore.
Noi ci rallegriamo di questo Battesimo, noi porgiamo la nostra preghiera, noi invochiamo per questo bambino una vera vita cristiana, una santità di vita cristiana. Noi domandiamo per questo bambino che possa proprio corrispondere al disegno di Dio su di lui, che possa camminare con forza e nessun ostacolo possa impedire la sua autentica formazione cristiana. Noi preghiamo uniti ai genitori, noi preghiamo nella certezza che tutto si compirà, quando ci poniamo così insieme, come comunità davanti a Dio, quella comunità nella quale il bambino deve crescere e deve maturarsi, sempre così, con l’aiuto di tutti.
Noi invochiamo questa grazia, nella certezza che tutto collaborerà, nella certezza che la misericordia di Dio sarà sempre presente, nella certezza che l’opera del Signore sarà sapientemente collaborata.
Ecco, uniti tutti nella preghiera, il nostro augurio resta così nell’ordine della veste bianca e del cero pasquale acceso: purezza, fervore di fede, generosità grande. Sia così per la grazia di nostro Signore.
CODICE | 75M7O0133UA |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 08/11/1975 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato XXXI settimana Tempo Ordinario, Vigilia Dedicazione Basilica Lateranense, Battesimo |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La Chiesa |
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