30/11/1985 - Omelia Sabato XXXIX Ord Nov Imm 2

Sant’Ilario d’Enza, 30/11/85
Omelia, Sabato XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - II giorno

Ascolta l'audio

Ger 33, 14-16; 1 Ts 3, 12. 4, 2; Lc 21,25-28. 34-36

Lo sappiamo bene: il mondo affonda nel peccato, il mondo è pieno di peccato. La nostra speranza sta proprio nella meravigliosa intercessione del la Madonna perché Dio l’ha posta come la Mediatrice: è tra noi e la Giustizia Divina, è tra noi e Gesù perché lei ha collaborato con l’unico Mediatore, che è Gesù. E l’Angelo l’ha potuta salutare: “Ave, piena di grazia”.

Abbiamo bisogno di scoprire sempre più il valore della grazia nella nostra vita. Sappiamo bene che la grazia è santificatrice, la grazia ci porta una partecipazione alla vita stessa della Trinità. La grazia è il dono meraviglioso che Dio ci ha dato nel Battesimo e che noi dobbiamo saper conservare e accrescere. Lo sappiamo bene quanto è la nostra responsabilità! La responsabilità di chi ha un dono meraviglioso e lo trascura; la responsabilità di chi può crescere continuamente nel bene e non cresce; di chi butta via delle occasioni preziosissime.

Il Catechismo ce lo ha insegnato: la grazia cresce in noi con la preghiera, con i Sacramenti, con le opere buone. E l’interrogativo è proprio qui, abbiamo tanta abbondanza di mezzi, abbiamo tanta abbondanza che siamo incoscienti delle nostre facoltà di sviluppo Non sviluppiamo la nostra vita spirituale e siamo pigri e tardi. Non sviluppiamo la nostra vita spirituale e ci perdiamo in tante cose secondarie, in tante cose che sono assolutamente trascurabili. Non abbiamo il senso della gerarchia dei valori.

La preghiera è preziosa, è un momento di comunione con Dio.

Il Sacramento porta l’azione di Gesù nelle nostre anime. Ogni Sacramento è un’azione di Gesù. E le opere buone quanto è necessario non lasciarle cadere, ma compierle tutte quelle che il Signore ci ispira di fare, tutte quelle che ci dà l’occasione di fare, tutte quelle che effettivamente possiamo compiere a gloria di Dio. Dobbiamo perciò impegnarci a crescere, a crescere, a diventare veramente più preziosi agli occhi di Dio.

Non importa il giudizio degli uomini; importa quello che il Signore vuole da noi e doniamo, doniamo con tanto cuore perché più doniamo, più Dio ci dona, e ci dona non delle cose materiali e passeggere ma la partecipazione alla sua stessa vita, la partecipazione al suo mistero di amore, la partecipazione al suo mistero di salvezza, perciò ogni cristiano deve salvarsi e deve collaborare a salvare con Gesù e con Maria.

CODICE 85MVN0133ZN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 30/11/85
OCCASIONE Omelia, Sabato XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - II giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La grazia
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS