14/06/1985 - Omelia Solennita Sacro Cuore

Sant’Ilario d’Enza, 14/06/1985
Omelia, Venerdì X settimana tempo Ordinario, Solennità Sacro Cuore di Gesù - Anno B

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Os 11, 1. 3-4. 8-9; Ef 3, 8-12. 14-19; Gv 19, 31-37

Quella ferita al costato, quella ferita misteriosa e l’evangelista ne sottolinea tutta la profondità del mistero; quella ferita per arrivare al suo Cuore, per prendere dimora nel suo Cuore, perché comprendiamo con un’evidenza assoluta che il Signore ha aperto e ha tenuto aperto il suo Cuore per tutti gli uomini, per capire quanto ci ha amato e come il suo amore è per tutti e per ogni singolo.

Il Cuore di Gesù diventerà la dimora di tutte le anime che credono e che vogliono imparare ad amare. Lui ci ha amato così e di più non ci poteva amare. Lui ci ha amato e vuole disporre la nostra vita in questa logica dell’amore, questa logica per cui da Gesù comprendiamo bene il comandamento: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze”.

Ecco, il Signore ci offre il Cuore non solo come un rifugio ma come una scuola. Dobbiamo capire dal suo esempio quella che deve essere la nostra fiducia, il nostro abbandono, la nostra speranza. Dal suo Cuore dobbiamo apprendere quali sono le virtù vere, le virtù che piacciono al Signore. Dal suo Cuore viene la grande lezione del valore della vita, del valore del sacrificio nella vita, del valore dell’opera di misericordia per tutti.

Chiedere molte grazie, perché la nostra vita sia forte e lineare nei principi di fede, perché la nostra vita diventi bene e generosità per tutti, perché impariamo a perdonare, perché impariamo ad impegnarci totalmente nel nostro dovere, ogni giorno, con molta fede.

Ecco, la fede. Guardare al di là delle cose che appaiono, guardare il disegno di Dio, che non può che essere un disegno di misericordia e d’amore.

Aveva detto Gesù chiudendo la sua Passione: “Nelle tue mani, Padre, raccomando lo spirito mio”. Ecco, con questa disposizione della volontà di Dio, del fare sempre e totalmente la volontà di Dio.

E poi, allora, la fede tradotta nelle opere diventa una fede vera e operante. E’ da lui che impariamo quella sapienza che è la sapienza somma, la sapienza del Vangelo, per cui ognuno può sentire quali sono i valori da volere, quali sono le cose da rifiutare.

Da Gesù, dal suo Cuore tanta generosità allora venga donata alla nostra anima, perché nella carità, nella generosità, nella purezza ognuno attui così il suo insegnamento, che è l’insegnamento del suo amore, per la nostra santificazione e il nostro vero bene.

CODICE 85FDO01339N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/06/1985
OCCASIONE Omelia, Venerdì X settimana tempo Ordinario, Solennità Sacro Cuore di Gesù - Anno B
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Sacro Cuore rifugio e scuola
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