19/03/1984 - Omelia Solennita San Giuseppe

Sant’Ilario d’Enza, 19/03/1984
Omelia, Lunedì II settimana Tempo Quaresima, Solennità di San Giuseppe

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Quaresimale – Solennità di San Giuseppe

2Sam 7,4-5. 12-14. 16; Rm 4,13. 16-18. 22; Mt 1,16. 18-21. 24

Dobbiamo onorare e invocare San Giuseppe perché, come guidò e custodì la Famiglia di Nazareth, così custodisca la Chiesa, famiglia di Gesù, e particolarmente la nostra Parrocchia, perché dia alle famiglie della nostra Parrocchia l’aiuto, perché si possano così maturare nel vero amore e nel vero aiuto vicendevole.

Indubbiamente San Giuseppe è molto potente davanti al trono dell’Altissimo, un grande santo, un santo meraviglioso, un santo che ha saputo donare nell’umiltà e nel lavoro tutta la sua vita ed è per questo un grande nostro modello, patrono potente, modello perfetto, un modello che noi dobbiamo cercare di ricopiare, un modello di preghiera.

San Giuseppe viveva di preghiera e, trovandosi con Gesù e Maria, aveva un coro meraviglioso di preghiera, la Famiglia di Nazareth è una famiglia sostanziata di preghiera. San Giuseppe è un modello di servizio perché nella volontà di Dio ha rinunciato a quelle che erano le sue prime aspirazioni. “Non temere” gli disse l’angelo in sogno, “non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1, 20). San Giuseppe si pose allora come custode della purezza angelica di sua moglie, si pose allora come difensore del bambino Gesù e tutto il peso ricadde su di lui, il peso delle preoccupazioni, il peso della fuga in Egitto, del ritorno pericoloso, di tutto quello che comportava una tale vicinanza, perché era vicino e custode del Figlio di Dio Incarnato, era vicino e responsabile della salvezza di Gesù e della Vergine Maria. Vero sposo di Maria Vergine seppe adempiere ai suoi doveri con una santità inarrivabile.

Come lo dobbiamo vedere modello del nostro amore a Gesù e del nostro amore alla Madonna, come lo dobbiamo prendere a modello della nostra consacrazione alla Madonna. Domenica rinnoveremo con il Papa la consacrazione. Domandiamo a San Giuseppe i suoi sentimenti, i suoi aiuti, perché la nostra consacrazione possa essere accettata e noi ci poniamo così alla sequela sua, che seppe così bene essere consacrato alla Madonna e a Gesù.

Vediamo in San Giuseppe un santo che deve essere tanto nella nostra devozione. Preghiamolo, preghiamolo per il servizio, preghiamolo per la fedeltà, preghiamolo anche, come sempre lo invochiamo, come patrono della buona morte, perché lui morì in mezzo a Gesù e a Maria e fu portato dagli angeli in Paradiso. Cerchiamo di essere così attenti, così pronti, così fedeli a questa devozione che ci porterà incalcolabili benefici.

CODICE 84CIQ01341N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 19/03/1984
OCCASIONE Omelia, Lunedì II settimana Tempo Quaresima, Solennità di San Giuseppe
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI San Giuseppe nostro modello
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