Dt4, 32-34. 39-40; Rm 8, 14-17; Mt 28,16-20.
“Vi ho detto tutto, perchè siete miei amici” ha detto Gesù nel Cenacolo (Cfr Gv 15. 17).
Ci ha detto tutto, particolarmente la vita infinita di Dio: ci ha svelato quanto è meravigliosa e quanto è grande. E noi non possiamo capire, non possiamo immaginare: è al di sopra di ogni nostra comprensione.
L’oceano infinito della vita in Dio passa tra il Padre e il Figlio, oceano di verità; dal Padre e dal Figlio passa allo Spirito Santo, oceano di amore. Questa ricchezza infinita è aperta a noi, non è cosa da guardare da lontano.
Con la grazia di Dio siamo portati nel seno stesso della Trinità, siamo figli adottivi, cioè nella Santissima Trinità teniamo il nostro posto con il Figlio e con Lui benediciamo e amiamo il Padre.
Oggi dobbiamo soprattutto chiedere questa grazia: la grazia di saper vivere da figli di Dio. Lo spirito di adozione è quello spirito particolare per cui noi siamo educati a capire, siamo educati ad amare, siamo educati a compiere tutto nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Una ricchezza meravigliosa che noi vogliamo sempre di più conquistare, sempre di più benedire, sempre di più adorare.
E, in questa cornice, una professione di fede è quanto mai simbolica e forte.
Professare la fede vuol dire credere e vivere da figli di Dio; vuol dire realizzare nella propria esistenza ciò che ci ha comandato il Padre.
E voi che con la professione di fede volete essere vere cristiane, dovete promettere proprio quello che, in sintesi, ci è stato indicato: “Tu amerai il tuo Dio con tutto il cuore; tu amerai il tuo prossimo come te stesso” (Cfr Mt 22, 37-39).
Ecco, nell’amore a Dio voi volete realizzare la vostra vita spirituale, e per vivere completamente e sinceramente questa vocazione voi invocate la Madonna come Madre particolare che insegna a credere, che insegna ad amare, insegna a servire Dio.
Voi volete invocare la Madonna perchè vi sia di grande sostegno, di grande forza, di grande generosità di grazia.
Vivete da vere figlie di Maria, per vivere da vere figlie del Padre; vivete superando tutte le tentazioni: le tentazioni dell’egoismo che vi chiuderebbe in voi stesse, la tentazione dell’orgoglio che vi farebbe disprezzare gli altri, la tentazione del piacere illecito che vi renderebbe indegne di essere chiamate figlie di Dio.
Fatevi condurre per mano dalla Madonna! Fatevi guidare: lei vi sostiene, vi aiuta, vi benedice.
Tutta l’assemblea vi invoca questa benedizione, tutta l’assemblea chiede al Signore la grazia di parteciparvi il suo amore e la sua misericordia. Vivete così generosamente, fedelmente e umilmente.
CODICE | 88EUO01337G |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 29/05/1988 |
OCCASIONE | Omelia, Solennità Santissima Trinità, Professione di Fede – Anno B |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Vivere da figli |
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