Dt 4, 32-34; Rm 8, 14-17; Mt 28, 16-20
Ogni domenica è festa della Trinità, perché è il punto di riferimento di tutta la nostra fede, di tutta la nostra preghiera. Se la Chiesa nella sua Liturgia ci fa celebrare oggi una particolare festa, è per invitarci ad una meditazione ancora maggiormente approfondita, perché in quest'oceano di vita e di amore noi sentiamo d’aver avuto la grazia di poterci collocare. Per i meriti del Mistero Pasquale di Cristo noi siamo stati chiamati ad essere figli di Dio e a celebrare con tutta la nostra esistenza la gloria a Dio, tutta, in una pienezza di gioia e in una pienezza di amore. E’ proprio così: siamo chiamati a vivere una vita, che non si può immaginare più grande. Siamo chiamati a vivere un amore che è il più grande. Oh, la dignità del cristiano! Oh, la dignità dell’uomo! Oh, la nostra grande ricchezza! Guardiamo alla Trinità, per capire bene quanto è grande la nostra vita di cristiani.
La nostra vita deve essere lode a Dio, perché Dio è infinitamente degno di lode. Deve essere amore a lui, perché ci ha creati desiderosi di verità e di amore. Noi siamo l’immagine più bella della Trinità. Desideriamo la verità, desideriamo l’amore. La verità è al di sopra di ogni altra cosa e l’amore deve essere la forza che sempre ci conduce, perché siamo fatti per amare. E allora è proprio qui: nella lode a Dio troviamo la nostra perfezione, nella lode a Dio Padre e Figlio e Spirito Santo sentiamo il nostro destino. Nella lode alla Trinità sentiamo come sia vero che tutti dobbiamo fare un’unica famiglia, perché la Chiesa è il popolo di Dio, radunato nel nome della Trinità, e la Chiesa è per tutto il mondo. Allora non è una lode sterile, non è un ripiegarci verso dei valori individualisti: la lode alla Trinità è movimento per tutto, è dinamismo che coinvolge tutta la vita cristiana, tutta la vita del mondo. È nella santissima Trinità che noi troviamo la ragione di ogni essere, la ragione di ogni movimento, la ragione di ogni amore. È per questo che nella meditazione devono essere ben assimilate le parole di Gesù. Gesù ha detto: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” (cfr. Mt 28, 19-20), dove comprendiamo la nostra missione: “Andate”, dove comprendiamo la nostra coerenza. La lode vera a Dio deve essere non semplicemente il movimento del nostro labbro, deve essere la concretezza di tutta la nostra vita. Lode a Dio: chi opera i comandamenti. Lode a Dio: chi è solidale con i propri fratelli. E lode a Dio: chi insegna loro la meraviglia di questa rivelazione.
Bene allora ha fatto questo gruppo, a voler professare la fede in questa festa. Noi dobbiamo pregare, proprio perché tutta la gioventù, e in special modo questo gruppo, senta la sua vocazione cristiana, non fatta di gesti e di parole, fatta di una continua fiducia nella Trinità, fiducia che deve permeare ogni singola anima in tutta la sua espressione. E’ proprio qui: se avete compreso com’è bello vivere la vita cristiana, sappiate sempre difenderla. Difendetela contro tutte le forme di egoismo, contro tutte le forme di profanazione, contro tutte le insidie del male. Difendete la vostra fede: è la vostra ricchezza. Difendete la vostra fede: è la vostra gioia. Senza la vostra fede la vostra vita impallidirebbe rapidamente e si perderebbe in scelte che sono deteriori, in scelte che portano in fondo all’infelicità. Professate la vostra fede quindi con pienezza, professatela nella preghiera: la Liturgia di ogni domenica vi trovi assidui e attenti. Professatela nella vostra vita in famiglia: sia consapevoli delle vostre responsabilità. Professatela con gli amici: state uniti tra voi proprio nel nome della Trinità. Battezzati, cresimati insieme, professate la vostra fede con pienezza. Siete degli amici cristiani, siate dei grandi amici cristiani. Professate la vostra fede nella vostra vita sociale, nell’adempimento dei vostri doveri. Professate la vostra fede nell’ambito della vostra Parrocchia, che vi ha educati e vi ha sorretti fino a questo punto. Siate un esempio vivo di coerenza, di limpidità cristiana, perché nell’adempimento dei vostri doveri, nella purezza dei vostri costumi, si trovi sempre una vera ragione di dire: “La vita cristiana è una perenne gloria a Dio”.
CODICE | 79F9O01339G |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 10/06/1979 |
OCCASIONE | Omelia, Domenica Solennità Santissima Trinità - Anno B - Professione di fede |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Santissima Trinità |
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