14/06/1981 - Omelia SS. Trinita

Sant'Ilario d'Enza, 14/06/1981
Omelia, Domenica dopo Pentecoste, Solennità Santissima Trinità – Anno A

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Es 34, 4-6. 8-9; 2 Cor 13, 11-13; Gv 3, 16-18

Sentire oggi più forte, più viva, più travolgente l’esigenza di esprimere con le nostre parole e con tutta la nostra vita l’inno di glorificazione alla Trinità: Gloria a te, o Trinità, Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo, a Dio “che è, che era e che viene”(Ap 1, 8).

Sembrerebbe che il mistero della vita trinitaria riguardasse solo Dio; riguarda anche noi. Nessun altro mistero ci è così vicino, perché essenzialmente, esistenzialmente noi dobbiamo essere completamente donati alla Trinità. Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo siamo stati battezzati e tutta la nostra vita cristiana ha senso in questo sfolgorio di di luce d'amore. Gesù è morto ed è risorto per noi, per introdurci nella vita trinitaria, per darci il senso vero della nostra grandezza, perchè Dio è Padre e noi siamo diventati suoi figli, perchè siamo stati redenti e continuamente abbiamo la grazia di Cristo Redentore, perché i frutti della redenzione ci vengono applicati continuamente dallo Spirito Santo, che dimora in noi. Abbiamo bisogno di verificare perciò l’impostazione del nostro cristianesimo, della nostra devozione, perché siamo cristiani in tanto in quanto viviamo nel nome della Trinità, viviamo nel senso trinitario totale. E il senso trinitario è così: che, chiamati a partecipare alla vita divina, dobbiamo crescere nel senso del nostro vivere da figli adottivi di Dio, dobbiamo conservarci santi nella grandezza della nostra partecipazione allo Spirito Santo.

Verificare la nostra devozione, perchè questo ci dà modo di agire nella grazia. In Lui ogni Messa è glorificazione trinitaria e il punto più alto della Messa è proprio al termine del Canone nella glorificazione trinitaria, quando diciamo: “Per Cristo, con Cristo ed in Cristo, a te, Dio Padre Onnipotente, ogni onore e gloria”. Dobbiamo educarci a vivere quindi sapientemente la nostra vita cristiana, prima di tutto sviluppando il senso dell’adorazione. Noi diamo troppo poco spazio a questo, che è un dovere essenziale: adorare, riconoscere, contemplare; poiché dobbiamo ringraziare tantissimo il Signore di averci rivelato il mistero della Trinità, perchè ci ha rivelato quella che deve essere la nostra vera condizione, la nostra vera grandezza: adorare, contemplare, non ridurre la preghiera a una chiamata, a una invocazione, vedere che la preghiera è ascoltare, essere ammessi a vedere, a contemplare, a letificare l’oceano di verità e di amore che è la Trinità. Deve essere da noi continuamente e profondamente ammirata, ammirata e amata, perché è all’amore che siamo chiamati e nell’amore deve svilupparsi tutta la nostra vita, e l’amore che c’è nella Santissima Trinità ci è stato posto come esempio: “Come tu, Padre, ed io siamo una sola cosa, anche essi siano una sola cosa, come noi” (Gv 17, 21).

Oh, quanto scarso è il nostro amore che stentiamo perfino a tollerarci! E dovremmo essere uniti a somiglianza della Trinità. Educarci così all’ amore, ma a un amore soprannaturale, a un amore grande, a un amore che non dipende da simpatie, dipende dalla fede, si sviluppa nella fede, si irrobustisce nella fede. Ecco perché allora fioriranno nel nostro cuore le virtù; ecco perchè fiorirà nel nostro cuore questo senso profondo di carità verso tutti, riconoscendo Dio come Creatore e riconoscendo Dio come Padre, riconoscendo nel Verbo di Dio la nostra salvezza, nello Spirito la nostra santificazione. Alziamo allora il tono della nostra spiritualità, viviamo nella purezza e nella generosità. Viviamo nella nostra vocazione suprema di essere così abitatori della Trinità.

La nostra vocazione è somma! Poveri noi se immiseriamo la nostra vita cristiana e la rendiamo un pietoso modo di essere, una realtà così superficiale che sconfina con la superstizione. Viviamo di Dio, nella Trinità, nella paternità di Dio, nella verità del Figlio, nella carità infinita dello Spirito Santo.

CODICE 81FDO0133AN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 14/06/1981
OCCASIONE Omelia, Domenica dopo Pentecoste, Solennità Santissima Trinità – Anno A
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Introdotti dal Battesimo nella vita trinitaria – Adorare, lodare, amare la Santissima Trinità
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