01/11/1984 - Omelia Tutti i Santi

Sant'Ilario d'Enza, 01/11/1984
Omelia, Solennità di Tutti i Santi

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Ap 7, 2-4. 9-14; 1 Gv 3, 1-3; Mt 5, 1-12.

La festa di tutti i Santi, di tutti, non solo di quelli proclamati santi dalla Chiesa, di tutti, dei cristiani che sono in Paradiso, non è un sogno, è una realtà. Là nella gioia eterna, là nella pace inesprimibile ci sono tanti che noi stessi abbiamo conosciuto in vita, noi che quotidianamente sentiamo il peso di questo mondo, noi che sentiamo l’orrore di tanto odio, del sangue sparso, delle oppressioni, delle ingiustizie. Oh, quanta speranza si ingigantisce nel nostro cuore a guardare là in alto, dove sono coloro che hanno amato e servito il Signore! E allora comprendiamo che la santità non è un eroismo di alcuni, è un progetto per tutti!

Il Signore ti ha dato il Battesimo, il Signore ti dà tante volte l’Eucarestia perché tu diventi santo, non perché tu sia santo solo quando sarai in Paradiso, ma da questa vita: è qui che devi maturare la tua santità. È qui! È qui nelle cose ordinarie, nel superamento delle tentazioni, nell’accettazione delle prove e dei dolori. È qui! È qui che dobbiamo diventare veramente come ci vuole il Signore.

Allora la speranza è senso dell’esistenza, è forma di vita. Allora sentiamo quanto grande è la misericordia di Dio, quanto grande è il suo amore, pensate: ognuno di noi deve essere santo! Pensate: ognuno di noi può essere santo! Ce lo assicura Lui, ce lo promette. I nostri fratelli che sono in Paradiso sono pronti ad aiutarci, solo che lo vogliamo, solo che sappiamo ogni giorno fare con umiltà e con fede il nostro dovere, ogni giorno.

La vita passa rapidamente, resta l’eternità. Quanto coraggio dobbiamo farci! Con quanto impegno dobbiamo esercitare la nostra buona volontà! Superare le tentazioni, diverse tentazioni che si insinuano, le tentazioni sfacciate, le tentazioni che presenta un mondo corrotto e lontano da Dio, ogni tentazione. Dobbiamo guardare queste tentazioni e precisarle bene, perché sono queste che ci insidiano, sono queste il pericolo e queste dobbiamo superare con fede grande, con serenità, perché il Signore è con noi, è sempre con noi.

E ora domandiamo ai Santi un loro aiuto particolare, domandiamo ai Santi di potere così, col loro aiuto, camminare più svelti. Non è un sogno, possiamo raggiungere questa realtà; allunghiamo il passo, siamo più bravi, sentiamo maggiormente che l’obbedienza alla volontà di Dio è tutta la nostra ricchezza, è tutto il segreto della santità.

Ricordiamo le parole di Gesù: “Non sono venuto per fare la mia volontà, ma la volontà del Padre mio” (Gv 6, 38). Ognuno di noi deve fare la volontà del Padre, ognuno di noi secondo la sua vocazione, secondo quanto il Signore sollecita. Fare la volontà del Padre.

Resti allora questa la nostra precisa intenzione, ricordando le parole che abbiamo letto poco fa: “Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.

CODICE 84M0O0133TN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 01/11/1984
OCCASIONE Omelia, Solennità di Tutti i Santi
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La santità nelle cose ordinarie, progetto per tutti
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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