17/05/1981 - Omelia V Domenica Pasqua PdF

Sant'Ilario d'Enza, 17/05/1981
Omelia, V Domenica Tempo di Pasqua - Anno A - Professione di fede

Ascolta l'audio

At 6, 1-7; 1 Pt 2, 4-9; Gv 14, 1-12

“Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede” (Gv 14, 1). Queste parole risuonano forti e alte nella Chiesa particolarmente in questi giorni, nei quali con trepido affetto ci stringiamo attorno al Sommo Pontefice1 e preghiamo, perché le potenze del male siano sconfitte, siano prostrate e trionfi la pace di Cristo nel suo Regno. Vorrei che in questo Tempo Pasquale insistessimo molto sulla riflessione di essere nella Chiesa, sulla sicurezza, sulla gioia, sulla forza di essere insieme nella Chiesa. In questo Tempo Pasquale dobbiamo sentire più forte la nostra vocazione, perché in “Gesù via, verità e vita” (Gv 14, 16) siamo stati scelti (Ef 1, 4). Ognuno di noi sa e conosce i suoi limiti, ognuno di noi sa le sue miserie, ma risuonano sicure le parole di San Pietro apostolo: “Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione” (1 Pt 2, 5). Anche noi viviamo nella Chiesa, anche noi operiamo nella Chiesa, anche noi vogliamo essere delle pietre scelte per questo “edificio” (1 Pt 2, 5) fondato su Cristo, messo sugli apostoli e i profeti (Ef 2, 20), per questo edificio che sfida i secoli ed è sempre più glorioso. L’epoca dei martiri non è finita, continuamente la Chiesa offre a Dio il suo sangue per la salvezza del mondo. La nostra vittoria, la vittoria che dobbiamo realizzare, non è il trionfo umano, è il servizio di amore, è far vincere dall’amore l’odio, è chiamare tutti gli uomini a Cristo Signore, perché solo in Lui si realizza la vera situazione dell’umanità, solo in Lui una vera situazione fatta di carità, di speranza, di quelle opere che lo Spirito Santo sa suscitare attraverso gli uomini di buona volontà: un trionfo di amore, un servizio che vuole essere pieno. Siamo noi che dobbiamo raccogliere questa donazione, questa misericordia di Cristo e portarla ai fratelli. Siamo noi che dobbiamo raccoglierla, perché Lui ci ha chiamato. Lui ci vuole come un prolungamento del suo corpo, come una ricchezza donata nel suo Spirito al mondo. Ecco allora che ci dobbiamo chiedere come siamo nella Chiesa, dobbiamo chiederci come operiamo nella Chiesa. In un organismo vivo ci vogliono degli organi vivi, operanti, funzionali. La santità personale di ognuno è ricchezza per tutti. Il peccato di ognuno è un gravame per tutti. Spingerci dunque nella via segnata dal Signore, spingerci è amore al Padre ed é amore a tutti. Oggi questi concetti vengono sottolineati dalla professione di fede dei ragazzi di terza media, di loro che vogliono terminare le medie con questa riaffermazione della loro fede, della loro ecclesialità. Vogliono dire al Signore e alla comunità che sentono la loro responsabilità. Sì! Sentitela viva questa responsabilità, sentitela come un fatto di crescita e di amore, sentitela come promozione della vostra vita cristiana, che passa dalla prima fanciullezza all’atmosfera dell’adolescenza. Sentitela e ricordatevi che questa cerimonia deve tradursi ogni giorno, ogni giorno dovete vivere la testimonianza cristiana. Ricordatevi: la Chiesa, che vi considera come nuovi germogli, come una vegetazione primaverile che si afferma magnifica, la Chiesa vi domanda di essere coerenti e logici, generosi e pronti. Ricordatevi che nella Chiesa si riceve tanto, perché si è uniti a Cristo, perché tutti i doni che sono nella Chiesa sono per voi: i carismi. Ricordatevi però che nella Chiesa si deve anche dare, dare perché il vostro gesto non è per chiudervi in voi stessi, ma per espandervi agli altri, agli altri vostri compagni che volete arricchire del dono che voi avete partecipato. Nella Chiesa di Dio non ci sono posti, non ci sono posizioni da parassiti. La Chiesa vuole che tutti pulsino e la Chiesa nel suo concreto è la vostra Parrocchia. Siate attivi nella Parrocchia, siate generosi, sappiate sempre vincere l’istinto della divisione e della contraddizione, siate generosi, pronti, offerti per ogni opera di bene. Siate così veramente una pianta che promette tanto di fiori e di frutti. Siate così nella grazia di Dio impegnati fino in fondo. Noi, in questa Messa particolarmente, preghiamo il Signore perché i vostri propositi siano da Lui accolti e lo Spirito Santo li trasformi in vere realizzazioni, in vere gioie: gioie per voi, gioie per le vostre famiglie, gioia per tutta la comunità.

CODICE 81EGO01364G
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 17/05/1981
OCCASIONE Omelia, V Domenica Tempo di Pasqua - Anno A - Professione di fede
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Pietre vive per la Chiesa – Santità personale ricchezza per tutti
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS