09/03/1984 - Omelia Venerdi Ceneri

Sant’Ilario d’Enza, 09/03/1984
Omelia, Venerdì dopo le Ceneri

Ascolta l'audio

Quaresimale – Venerdì dopo le Ceneri

Is 58,1-9; Mt 9,14-15

Gesù ci insegna quale tipo di penitenza dobbiamo compiere: un digiuno o una penitenza che non abbia nulla di formale e di esteriore, perché una penitenza così vale poco. Vale la penitenza quando è per Lui, Lui lo Sposo, cioè quando è un atto di amore fervido, lo Sposo, fervido. Un atto di amore per potere stare più vicino a Lui.

Se dobbiamo fare penitenza è proprio per questo, per dargli posto nella nostra vita. La penitenza del cristiano non ha nulla di triste, non ha nulla di malinconico. È la penitenza che apre la strada, che apre la strada a maggiore intimità con il Signore, ad un colloquio più profondo e più bello, perché è proprio l’attaccamento alla terra, il nostro degradarci in un mucchio di cose vili ed inutili, è questo che ci impedisce il colloquio con Gesù, è questo che ci mette anche in pericolo di peccare, perché le nostre passioni non tenute a freno, le nostre passioni accarezzate, il nostro istinto del piacere sensibile non sufficientemente controllato, è questo che ci tiene in una posizione assolutamente instabile, in una posizione così precaria che poi la vita spirituale ha i su e i giù, ha le leggerezze, ha le recessioni, ha tutte quelle brutte cose che rendono la nostra vita spirituale insipida e vuota.

Ecco la penitenza, fare penitenza perché possiamo esser più liberi, fare penitenza per poter esser più spediti, fare penitenza per essere più sicuri, perché Lui regni veramente nel nostro cuore, perché possiamo amare Lui e in Lui amare il nostro prossimo con vero cuore e con vera larghezza di spirito. È così, altrimenti l’egoismo ci occupa, l’egoismo ci frastorna, l’egoismo ci impedisce.

Oh sì, sentiamo allora che è veramente cosa buona far penitenza e non ha niente di triste, perché è proprio lì il senso del nostro aprire le porte al Redentore. Gli apriamo le porte, perché altrimenti il Signore non può venire in noi e non può donarci la ricchezza incalcolabile del suo amore.

CODICE 84C8Q0134YN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 09/03/1984
OCCASIONE Omelia, Venerdì dopo le Ceneri
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Penitenza atto d’amore
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS