02/12/1988 - Omelia Venerdi I Avv Nov Imm 4

Sant’Ilario d’Enza, 2/12/1988
Omelia, Venerdì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata, IV° giorno

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Is 29,17-24; Mt 9,27-31.

I due ciechi ci sono di esempio. Esempio del nostro saper gridare al Signore, perchè troppe volte la nostra preghiera è un bisbiglio distratto, è un’evasione da quella che deve essere la vera comunione di amore con Dio.

Non abbiamo a sufficienza la fede che salva perché oscilliamo sempre tra le cose umane, nella speranza delle cose umane.

L’ammonimento è chiaro: noi dobbiamo guardare a Gesù, noi dobbiamo pregare Gesù che ci salvi, noi dobbiamo invocare Gesù perchè ci dia la vera convinzione dei valori soprannaturali. Dobbiamo conoscere Lui; dobbiamo ammirare Lui; dobbiamo seguire Lui.

La Vergine Immacolata, dicevamo, è stata discepola di Gesù: da Gesù ha appreso delle mirabili lezioni divine. La Madonna si è conformata a Gesù con tutto il suo amore, con tutte le sue energie.

La Madonna ci è un modello di come vedere Gesù, di come invocare Gesù, di come porci come modello Gesù in tutto quello che è la nostra vita. Nella nostra vita sono tante le circostanze diverse, ma il canone è sempre segnato così: bisogna fare come ha fatto Gesù, bisogna valorizzare quello che ha valorizzato Gesù, bisogna buttar via quello che ha buttato via Gesù.

Il nostro tragitto verso il Natale è proprio in questo ordine: dobbiamo imparare ad andare a Gesù, a partecipare ai suoi misteri. I misteri suoi devono essere i misteri nostri; nei misteri suoi ha meritato per tutti noi e ci ha meritato una grazia. Ogni mistero ha la sua grazia; ogni mistero possiamo riviverlo: è memoriale la festa; è memoriale la partecipazione, cioè è partecipazione di vita, è partecipazione di missione, è partecipazione dell’amore per cui il Figlio di Dio si è fatto nostro fratello ed è vissuto nelle condizioni di vita di tutti gli uomini.

Si è fatto uomo perchè noi fossimo divini, fossimo divinizzati. Ogni uomo deve essere come Cristo, deve rispecchiare Cristo, deve tradurre Cristo.

Ecco la grazia che in questo primo venerdì del mese noi chiediamo alla Beata Vergine: la grazia di guardare al Cuore di Gesù e di renderlo modello del nostro amore e della nostra sequela. Guardare al Cuore di Gesù, fornace ardente dell’amore divino, perchè anche nel nostro cuore sbocci un vero e forte amore.

CODICE 88N1N01310N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 2/12/1988
OCCASIONE Omelia, Venerdì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata, IV° giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Maria, discepola di Gesù; conformarci a Gesù
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