Mt 9, 27-31
È questa fede viva, forte, totale che domanda il Signore anche da noi. Bisogna che noi chiediamo questa fede perché viene dall’alto, perché è un dono che il Signore fa ai suoi eletti: il credere totalmente. Noi abbiamo bisogno di avere tanta fiducia nel Cuore di Gesù, perché è un cuore per noi, è un cuore spalancato per noi, è un cuore sanguinante per noi, è un cuore nel quale troviamo la nostra salvezza, troviamo veramente il segreto della nostra gioia. Bisogna proprio che sentiamo questa urgenza: l’urgenza di credere molto. Ed è per questo che abbiamo bisogno che la nostra preghiera sia corroborata, sia resa valida, sia resa preziosa dall’intercessione della Beata Vergine Maria. Solo per mezzo di Lei entriamo nel Cuore di Gesù, solo per mezzo di Lei impariamo ad avere fiducia, a non vacillare, impariamo a vincere le nostre facili tentazioni, le tentazioni che oscillano paurosamente, oscillano dalla superficialità (una facilità sconsiderata di vedere le cose), all’altro estremo, all’avvilimento triste e cupo di chi dice di non essere capace, di chi dice che i suoi peccati gli pesano troppo e non riesce a guardare in alto.
La speranza cristiana è la sicurezza che il Signore è con noi, che il Cuore di Gesù è aperto per ogni anima, e capisce, e sente i problemi d’ogni anima, che il cuore di Gesù è il cuore prodigio di Colui che è morto per amore nostro.
Oh, quanto lo dobbiamo riflettere in questo primo venerdì del mese! Quanto dobbiamo insistere per voler entrare in quel cuore aiutati dalla Madonna! Ripetiamo perciò la nostra buona volontà.
“Due ciechi lo seguivano e urlavano”. L’urlo dice tutta la voglia, tutto lo spasimo di chi, cieco, desidera la luce. Ecco, siano i nostri modelli. Desideriamo molto la nostra luce che è la nostra fede. Desideriamo con tutte le forze dell’anima nostra di entrare nell’amore del Signore, come ci ha suggerito Lui: “Rimanete nel mio amore”, di potere così, giorno per giorno, progredire sulla via della perfezione cristiana.
CODICE | 83N1N01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/12/1983 |
OCCASIONE | Omelia venerdì I settimana tempo di avvento, Novena dell’Immacolata, IV giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Fede |
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