Is 29, 17-24; Mt 9, 27-31
“E si aprirono loro gli occhi.”
Il Signore è la luce vera che è apparsa in questo mondo. Gesù stesso ha detto: “La luce è venuta al mondo e gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie.”
Come dobbiamo desiderare la luce di Dio, di verità e di amore! E noi dobbiamo invocare la Beata Vergine per avere una partecipazione alla luce del Verbo, per essere come è stata lei molto perspicace nel saper vedere, nel saper accogliere.
“Il Signore viene, andiamogli incontro” (Canto al Vangelo), dice la Liturgia. È proprio così, il Signore viene. Viene e vuole dare a noi maggior intelligenza delle cose dello Spirito, perché è proprio desiderando il bene, avendo la retta intenzione, avendo l’anima spalancata, che possiamo vedere la realtà, capirla e seguire il Signore.
Come dobbiamo lamentarci troppe volte che le Parole di Dio non colpiscono abbastanza la nostra anima! Perché siamo pigri, indifferenti, perché siamo veramente impenetrabili da questa delicatezza e da questo splendore di luce.
Come dobbiamo desiderare di essere sensibili e forti, di non aver paura cioè della verità di Dio! Di non aver paura di quello che siamo per desiderare di essere diversi, di essere fervidi, di essere generosi, di fare bene anche se non lo abbiamo pensato noi, di acconsentire alle opere di carità, anche se non sono nostre. Avere la visione dalla parte di Dio, vedere le cose come le vede lui è il dono grande della fede, di quella fede viva, accesa, generosa che la Madonna ci indica, che la Madonna ci propone perché, per seguire Gesù, bisogna capirlo, bisogna entusiasmarci, bisogna deporre tutte le nostre false e tante volte dure preclusioni. Dobbiamo andare incontro a Gesù e voler essere suoi, totalmente suoi; voler fare del nostro cristianesimo una cosa molto grande e molto completa, non fare le cose in una qualche maniera, non amare il crepuscolo per nascondersi nelle ombre, ma andare avanti perché la luce ci guidi e la luce di Gesù penetri completamente in noi e da noi agli altri. “Il Signore, dice il Salmo, è la luce e la mia difesa, di chi avrò paura?”(Sal 26, 1)
CODICE | 85N5N01310N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 06/12/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì I settimana Tempo Avvento, Novena Immacolata - VIII giorno |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La luce del Verbo |
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