28/02/1986 - Omelia Venerdi II Quar

Sant’Ilario d’Enza, 28/02/1986
Omelia, Venerdì II Settimana Tempo Quaresima

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Gn 37,3-4. 12-13. 17-28; Mt 21,33-43. 45

È proprio da meditare, da meditare con profondità la parola di Gesù: “La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d’angolo.” La pietra è Lui, è Gesù. È la pietra sulla quale si deve costruire ogni esistenza umana. Perché altrimenti quell’esistenza fallisce, perché altrimenti non c’è sostitutivo che tenga. Gli uomini che non vogliono Gesù, che vogliono eliminare Dio dalla loro vita cercano disperatamente un sostitutivo, un’ideologia, una costruzione, un possesso di beni terreni. Sono solo delle squallide illusioni. Solo Dio può essere la base su cui costruire. Gesù che è la rivelazione del Padre, Gesù che è il Salvatore, di Lui abbiamo bisogno. E anche noi, proprio nella misura in cui lo mettiamo a centro della nostra giornata, della nostra vita, in cui lo mettiamo principio e scopo del nostro esistere, in questa misura noi possiamo davvero avere una vita che vale. Senza Gesù la vita è una poverissima cosa. Il battezzato ha questa grande ricchezza. Il battezzato che ha ricevuto la grazia di Dio, il battezzato sa che tutte le sue opere possono essere veramente divine, avere un valore cioè trascendente, avere un valore per l’eternità. Il suo lottare, il suo lavorare, il suo soffrire: questo, questo ha valore quando è posto in Gesù. Questo ha valore. Perché il battezzato ha ricevuto la qualifica di figlio di Dio e tutte le sue azioni sono nel nome del Signore Gesù, secondo le parole dell’Apostolo: Sia che mangiate, che beviate, che facciate qualsiasi altra cosa, tutto fatelo nel suo nome. Mettere Gesù al centro della vita, metterlo come scopo del nostro lavorare, del nostro agire, del nostro intervenire nelle cose: Gesù, sempre Gesù, in tutto Gesù. Gesù deve essere quello che dà senso al nostro sperare, Gesù è lui che nella sua meravigliosa e onnipotente bontà vive potentemente in noi e vuole che tutto sia così indirizzato all’eterno. Ciò che non è eterno non vale. Ricordiamolo sempre: non vale quello che passa, non vale quello che tramonta, vale solo ciò che è eterno. Ed è eterno e vale se è posto in Gesù, in Lui nostro re, nostro amico, nostro fratello. In Gesù, sempre in Gesù.

CODICE 86BTQ01341N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 28/02/1986
OCCASIONE Omelia, Venerdì II Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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