Gn 37,3-4. 12-13. 17-28; Mt 21,33-43. 45
La liturgia di stasera svolge il parallelo tra la storia di Giuseppe e la storia di Gesù. Giuseppe venduto come schiavo dai suoi fratelli, Gesù consegnato dai suoi, consegnato alla morte. Dai suoi: cioè da quei membri del popolo eletto che avrebbero dovuto acclamarlo e farlo conoscere al mondo. Ma è sempre qui: al tradimento non si arriva di colpo. Il tradimento è preparato da una vita mediocre e insulsa. E ognuno di noi deve avere questa grande paura d’arrivare un giorno a tradire il Signore, perché nessuno è sicuro, e tutti devono temere, perché se la grazia di Dio non ci sostiene la nostra vita diventa un abbandono del Signore e della sua Legge. Dobbiamo, come dice il Salmo responsoriale, ricordare sempre le meraviglie del Signore, le meraviglie che il Signore ha compiuto nella storia, le meraviglie che il Signore ha compiuto nella nostra storia, perché la storia della nostra vita è una storia di amore e di dono. Il Signore ci ha dato molto, il Signore ha riversato con pienezza la sua misericordia su di noi. E allora sta proprio qui il contemplare le sue grazie, il valorizzare le sue grazie, il tesoreggiare le sue grazie. Chi corrisponde alle grazie è proprio l’anima che diventa forte e diventa ricca. Rifiutare le piccole grazie prepara con una logica terribile ai grandi rifiuti. Oh, quanto dobbiamo preoccuparci di grazie continuate e piene! Quanto dobbiamo preoccuparci di essere fedeli! Quanto dobbiamo impegnarci perché ogni giorno avvenga un passo nel nostro miglioramento. E dobbiamo proprio sforzarci di pensare a questa vigna eletta dalla quale il Signore si aspettava il frutto e non ci fu. Ci fu il tradimento. Ecco, impegniamoci perché il dinamismo della nostra vita spirituale in questa quaresima segni proprio un ritmo forte, un ritmo grande. Ricordiamo, Signore, le tue meraviglie e per questo facciamo il nostro atto di confidenza e ogni giorno in tutta la nostra condotta sapremo corrispondere. Corrisponderemo nella carità, corrisponderemo nella pazienza, corrisponderemo nella preghiera, corrisponderemo nell’umiltà, corrisponderemo nel fare le cose come Tu le vuoi da noi, e tutte le cose che Tu vuoi da noi.
CODICE | 79CFQ01341N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 16/03/1979 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì II Settimana Tempo Quaresima |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI |
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