At 9, 1-20; Gv 6, 52-59
San Paolo si converte, si converte fino in fondo e il Signore fa di lui uno strumento eletto per portare il suo nome dinanzi ai popoli, ai re, ai figli d’Israele.
Paolo acconsentirà al piano di Dio e non si smarrirà di fronte alle sofferenze. Quanto dovrà soffrire per il nome del Signore!
Ecco il nuovo incontro stasera con Gesù Eucarestia. L’Eucarestia ci è data per la vita, l’Eucarestia ci è data per la conversione, l’Eucarestia ci è data per la santità, perché la sua carne è vero cibo e il suo sangue è vera bevanda. Quando si ricevono bene questi cibi di vita, ecco, è tutto un lievitare, è tutto un crescere, è tutto un impegnarsi, è l’anima che veramente sale la scala di Dio.
È proprio qui dove si deve portare la nostra riflessione. Come mai riceviamo questo cibo, come mai beviamo del suo sangue e siamo così diversi da lui? Lo scopo fondamentale della Comunione è quello di farci diventare immagini vere di Cristo. La Comunione è per la trasformazione, la Comunione è per il progresso di santità.
Guardiamo Maria: la Madonna è assolutamente simile a Cristo. Nessuna creatura ha copiato Cristo, come lo ha riprodotto lei. La comunione che lei ha avuto con Cristo prima ancora della sua nascita, dopo ha avuto questo meraviglioso effetto.
Ecco, le nostre Comunioni! C’è una forza che viene in noi, una forza straordinaria, una forza che dovrebbe essere irresistibile, che ci vuol rendere simili a Gesù. E invece noi no, noi annulliamo il piano di Dio, noi roviniamo l’azione della grazia, noi con la nostra libertà, meglio con l’abuso della nostra libertà, buttiamo via tutto.
Oh, la grazia della Comunione, la forza della Comunione, il vigore della Comunione! Che cosa diremo al Signore quando dovremo comparire davanti a lui? Quando lui c’interrogherà: che ne hai fatto della mia carne, che ne hai fatto del mio sangue? Che ne hai fatto di quella Comunione quotidiana? Che ne hai fatto? Hai mangiato la Bontà e hai continuato ad essere cattivo. Hai mangiato la Purezza e hai continuato ad essere impuro. Hai mangiato la Pazienza e sei stato orgoglioso e insofferente. Che ne hai fatto? Se è terribile non adoperare i doni di Dio, di fronte a questo che è il dono massimo del Signore, come noi dovremo giustificare la nostra miseria che persiste, la nostra cattiveria che trionfa? Come potremo?
Ecco, il Cuore di Gesù ci mostra la Madonna. Questo primo venerdì di maggio il Cuore di Gesù ci dice: guarda come si deve diventare, guarda! Ecco perciò il nostro fondamentale proposito: non deludere l’attesa del Signore, non rovinare i doni della sua misericordia. C’è una comunicazione con Gesù risorto e presente nell’Eucarestia, che noi assolutamente dobbiamo conquistare, assolutamente, facendoci aiutare dalla Madonna, appoggiandoci alla sua intercessione perché lei ci faccia entrare nel Cuore di Gesù e ogni nostra Comunione sia una vera esperienza forte, di fede, di quel Cuore che tanto ci ha amato, da volere venire in noi come ospite.
Oh, le nostre Comunioni! Riformiamo le nostre Comunioni, facciamo delle nostre Comunioni il nostro capolavoro, perché sia la nostra gloria la nostra Comunione, non la nostra condanna.
CODICE | 76E6O01362P |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 07/05/1976 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì III settimana Tempo Pasquale, Primo Venerdì del mese |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Comunione Eucaristica |
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