14/03/1986 - Omelia Venerdi IV Quar

Sant’Ilario d’Enza, 14/03/1986
Omelia, Venerdì IV Settimana Tempo Quaresima

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Sap 2,1. 12-22; Gv 7,1-2. 10. 25-30

Il Vangelo ci presenta una discussione, una discussione su Gesù, perché discutevano su Gesù e continuano a discutere, perché non lo vogliono accogliere, perché non gli aprono il cuore, perché non si arrendono all’evidenza del suo potere e all’evidenza della grandezza della sua figura. Bisogna ricordare le parole di Gesù: “Chi non è con me è contro di me”. E dobbiamo interrogarci per vedere quanto noi siamo di lui. Noi lo onoriamo e lo riconosciamo, il Figlio unigenito di Dio, lo riconosciamo per il nostro Redentore. Però è la nostra vita che si pone in discussione. Perché onoriamo Gesù, ma non lo seguiamo, non camminiamo sulle sue orme, non vogliamo fare la strada che ha fatto lui. Chi ama Gesù deve seguire Gesù, chi riconosce Gesù deve tradurre in pratica i suoi insegnamenti. Il vivere Cristo, il viverlo pienamente, il viverlo con entusiasmo, il viverlo con forza. Vivere Gesù. Perché il Signore ci ha amato e ha amato noi peccatori e ci ha cercato e ha sofferto per noi. È stato coperto di piaghe per noi, è stato confitto sul legno per noi. Ecco che siamo chiamati a professarlo completamente, nelle nostre parole e nella nostra vita, nelle nostre scelte e nelle nostre aspirazioni. Bisogna essere di Gesù totalmente. Non si può essere di Gesù solo in parte. Bisogna essere di Gesù e tradurre così la nostra fede in una strada forte e diritta. Non lo ha detto lui? La via della vita è stretta e la porta che dà alla vita è angusta e molti si sforzano di entrare e non possono, e non possono perché non si decidono, e non possono perché si lasciano fermare dalle cose umane, dalle preferenze umane, dalle preferenze delle cose che passano dimenticando le cose eterne, dalle cose di valore secondario e temporaneo in confronto a quelle che ci presenta lui. Bisogna, di fronte all’amore del Cristo, arrendersi, bisogna che gli diciamo: “Signore, io credo al tuo amore per me, io mi dono a te e voglio camminare come hai camminato tu e scegliere ciò che hai scelto tu”. Un’impostazione radicale, energica, una posizione senza alcun compromesso. Essere veramente e schiettamente cristiani. È il proposito che offriremo al Signore in questa messa per essere dei veri discepoli. Il Signore una volta si rivolse ai suoi e disse: “Anche voi ve ne volete andare? ” Era un’ora di apostasia. Pietro gli rispose: “Signore, a chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna”. Ecco ripetiamogli anche noi: tu solo hai parole che valgono per l’eternità. La nostra vita non può essere posta meglio che posta nella tua parola, che posta nel tuo amore.

CODICE 86CDQ01343N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/03/1986
OCCASIONE Omelia, Venerdì IV Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
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