Tb 11, 5-17; Mc 12, 35-37
Il Santissimo Sacramento porta a coloro che lo ricevono un nutrimento: è il “Pane della vita”, così lo ha chiamato Gesù. L’uomo ha bisogno di nutrimento, di un nutrimento spirituale che lo renda forte, che lo renda generoso, che lo renda pronto; un nutrimento spirituale talmente forte e continuo che l’uomo si senta sempre corroborato, fortificato, sereno nei suoi propositi, fervido nella sua speranza.
In queste Quarant’ore dobbiamo soprattutto meditare questo prodigioso effetto dell’Eucarestia, ricevuta da noi. È forza, nutrimento invisibile, ma dato con tutto l’amore, con un amore che è compreso dalla fede ma che nella fede quasi si tocca, perché il Santissimo Sacramento è un prodigio d’amore, è un prodigio meraviglioso, perché Gesù si dà tutto a noi, tutto a ciascuno di noi.
Ed è in questo pensiero di fortezza che noi vogliamo riaffermare la nostra devozione Eucaristica, che noi vogliamo vivere il prodigio di un Dio che si dà ai peccatori, un Dio che non resta con gli Angeli ma continuamente viene sulla terra, perché noi abbiamo bisogno di lui, perché noi che siamo peccatori non ci giudica indegni, perché noi che siamo peccatori moltiplichiamo la nostra fragilità. Gesù è con noi. Ecco la grande parola: Gesù è con noi!
Ed è in questo senso che stasera siamo invitati ad attuare la nostra riflessione sul Battesimo. I bambini che vengono battezzati sono figli di Dio con il Battesimo, diventano tempio dello Spirito Santo, diventano creature d’elezione. Il Signore Gesù, che è presente nel Santissimo Sacramento, prende possesso con la sua grazia, di queste anime e si affianca a loro per essere il vero loro sostegno in tutta la vita, per essere veramente il vero Amico di ogni loro giorno.
Ed è quanto noi preghiamo, è quanto noi desideriamo, è quanto noi auguriamo a questi bimbi, che possano avere Gesù come un Amico fedelissimo, che possano, nella Santa Eucarestia, diventati più grandi, realizzare la loro vera fede, che possano essere così condotti dalla Beata Vergine all’incontro con Gesù. Si verificano le grandi parole: “Lasciate che i fanciulli vengano da me” (Mt 19, 14).
Oh, Gesù Eucarestia, noi ti presentiamo questi bambini perché restino nel tuo abbraccio, perché restino sempre nel tuo cuore, perché siano tenerissime creature che crescono nella tua misericordia! Oh, Signore Eucarestia, noi desideriamo che questi bambini imparino dalla tua Madre, la Vergine Maria, a volerti bene, a seguirti, a disprezzare ciò che è contrario al tuo comandamento e al tuo amore.
Ecco, Signore, benedici e compi i prodigi del tuo amore!
CODICE | 85F6O01338A |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 07/06/1985 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì IX settimana Tempo Ordinario, Triduo 40 ore, Battesimi |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Eucaristia: vita, forza |
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