Gv 19, 17-18. 25-30
Il mistero del dolore, il mistero della morte si spiegano unicamente nel Signore Gesù. Anche Gesù ha sofferto, ha sofferto degli spasimi atroci; anche Gesù è morto e Gesù era il Figlio di Dio, era Dio stesso che si era fatto uomo per condividere la nostra condizione. Gesù ha accettato il dolore e la morte e, attraverso il dolore e la morte, è diventato il Signore della gloria, il Risorto, il Re dei re. È diventato Colui che è nella gioia infinita.
E’ per questo che noi oggi siamo raccolti qui, vicino all’altare, perché un’altra persona, una credente, una perciò unita a Cristo, ha sofferto ed è morta; ha sofferto e ha creduto, ha sofferto e ha sperato nel Signore. E in Lui ha chiuso questa vita terrena.
Siamo qui per ricordare questo esempio di rettitudine e di fede. Siamo qui per pregare e nelle nostre preghiere riattivare sempre di più la nostra fede personale e la nostra speranza, il senso della nostra fede, il senso di questa nostra esistenza che si snoda giorno per giorno, stagione per stagione e che riceve il suo significato solo dall’alto, solo in Dio e con Dio.
E mentre porgiamo ai famigliari le nostre condoglianze, ricordiamo loro il nostro comune patrimonio di fede; lo ricordiamo, perché è in questo il nostro conforto, è nel Signore, nella sua misericordia, nella sua provvidenza. Questa vita non è così chiusa nel caso, nella confusione, nella desolazione, ma è aperta a tutto, a tutto quello che si prospetta dopo, a Dio giusto giudice, a Dio che accoglie i suoi figli che hanno operato e sperato in Lui.
Vogliamo così, uniti nelle preghiera, progredire nel bene; vogliamo così, nel doveroso suffragio, invocare da Dio la sua grazia e il suo aiuto.
E così, dalla preghiera, vogliamo dire la nostra solidarietà umana e cristiana e vogliamo ringraziare quelli che hanno partecipato, stando così vicino alla famiglia, stando così profondamente persuasi che la vera condoglianza sta nella preghiera, sta nella nostra unione con Dio, nel quale speriamo un giorno di trovarci tutti.
CODICE | 81BBO01334F |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 13/02/1981 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì V settimana Tempo Ordinario - Funerale |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Il dolore e la morte per la resurrezione – Eternità senso della vita – La preghiera |
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