At 15, 22-31; Gv 15, 12-17
Il Primo Venerdì del mese cade proprio in questa festa, la festa di Sant’Atanasio, un grandissimo santo, un dottore della Chiesa, un magnifico atleta. Ricordiamo Sant’Atanasio come un modello di vescovo. La battaglia della sua vita è stata contro l’eresia ariana, che negava a Gesù la divinità. Ce lo sentiamo vicino adesso questo vescovo, perché anche adesso c’è chi toglie a Gesù la divinità, anche se lo esalta come uomo, come un grande uomo, che ha preso le difese del debole e ha proclamato l’uguaglianza dell’uomo davanti a Dio. Lo sentiamo vicino e gli vogliamo chiedere proprio questa grazia, di intercedere presso il Signore perché anche noi possiamo amare Gesù, come lo ha amato lui. Il suo entusiasmo per Cristo, per tutto quello che è il capolavoro di Dio, che è stato Gesù: tutta la vita di questo santo ha centralizzato così sulla grandezza di Gesù. E in questo Primo Venerdì del mese, il mese della Madonna, vogliamo proprio domandare questo: alla scuola della Madonna, nell’intercessione di questo santo, imparare ad apprezzare sempre di più il Signore, ad ammirarlo, ad entusiasmarci di lui perché la nostra vita deve essere piena di entusiasmo. Guai se noi siamo tiepidi! Per chi del resto c’entusiasmeremmo, se non c’entusiasmiamo di Gesù, di lui così grande, di lui così buono, di lui così misericordioso?
Il Cuore di Gesù si mostra a noi e ripete: “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini”. Ecco, quel Cuore dica ad ognuno di noi che ti ha tanto amato e tanto ti ama e purtroppo da te non riceve che ingratitudine, che freddezza, che indifferenza.
Dobbiamo in questo mese di maggio progredire molto, per poter celebrare nel mese di giugno il mese del Cuore di Gesù, il mese in cui ci vogliamo particolarmente consacrare. È necessario che noi camminiamo forte, perché a una consacrazione non si arriva di colpo, grande è la strada da fare.
Il rosario del mese di maggio, la contemplazione dei misteri del rosario, quest’invocazione assidua alla Beata Vergine, questa grazia ci ottenga: di penetrare di più nel Cuore di Gesù, di sentire sempre più amore per lui, di capire quanto lui ha fatto e di sentirci spinti a camminare per le sue strade.
Il Vangelo che abbiamo letto sottolinea come noi discepoli dobbiamo guardare a lui maestro, come noi servi dobbiamo guardare a lui padrone, cioè come la nostra vita deve essere modellata sulla sua, come è lui il grande esempio da seguire. Il Signore è per noi tutto. Guardiamo a lui e rinnoviamoci nel dare quanto possiamo, sapendo che è niente il nostro dare in paragone a ciò che abbiamo ricevuto e che riceveremo.
CODICE | 75E1O01362P |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 02/05/1975 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì V settimana Tempo Pasqua, Primo Venerdì del mese |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Sant’Atanasio, divinità di Gesù |
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