29/03/1985 - Omelia Venerdi V Quar

Sant’Ilario d’Enza, 29/03/1985
Omelia, Venerdì V Settimana Tempo Quaresima

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Ger 20,10-13; Gv 10,31-42

Oggi, venerdì di Passione, la tradizione ecclesiale ha sempre ricordato la parte che la Madonna ha avuto nella Passione, quanto ha sofferto la Madonna, perché ha voluto liberamente partecipare delle sofferenze di Gesù. Il Figlio di Dio, venuto nel mondo, è stato oggetto di una persecuzione irragionevole e continua. Il brano di Vangelo che abbiamo ascoltato ci dice quanto erano insolenti e fanatici. La Madonna ha partecipato tanto da essere chiamata la prima dei martiri, perché ha sofferto di più dei martiri, perché, anche se non ha avuto il suo corpo trafitto, la sua anima ha sentito il dolore di Gesù e vi ha partecipato con una forza unica, perché era unico l’amore che portava al Figlio. Nessuno ha amato di più Gesù di quello che lo ha amato Lei e nessuno perciò ha sofferto di più, unito di più alla tremenda sofferenza con la quale Gesù ha redento il mondo. Per i nostri peccati, lo sappiamo bene, per i nostri peccati. Per i miei, per i vostri, per quelli del mondo. Il Signore ha sofferto così. Il Signore ha dato tutto se stesso. Ecco perché le disposizioni ottime per entrare nella settimana Santa sono proprio quelle del pentimento dei nostri peccati, del confessare i nostri peccati, nell’individuarli e nel vedere la vera fisionomia di questi peccati e come hanno lacerato il cuore di Gesù e come siamo incoscienti e come siamo assurdi, se continuiamo ad offendere il Signore dopo di averne capito il dolore e l’amore. Come dobbiamo purificare noi stessi! Come dobbiamo prendere su di noi stessi le nostre penitenze! Bisogna che il pentimento non sia solo verbale, non sia solo delle parole, ma sia delle opere. Ecco perché la confessione sacramentale va accompagnata da una vera penitenza personale, da una vera purificazione perché noi che abbiamo cercato il piacere attraverso il peccato, attraverso le penitenze cerchiamo veramente di cancellarlo. Ci aiuti la Beata Vergine e ci dia una partecipazione alla sofferenza sua, ci dia una partecipazione alla sua volontà di unirci al cuore e ai sentimenti di Gesù. Così di giorno in giorno cercheremo di attuare la nostra Pasqua, il nostro passaggio, la nostra elevazione, la nostra generosità, perchè la nostra fede sia la nostra salvezza. La salvezza sta tutta qui: Gesù dalla croce ci offre il suo cuore. Guardiamo di non rifiutare questa occasione tanto particolare e bella della Pasqua. Accogliamo in noi i sentimenti di Gesù e viviamo in corrispondenza.

CODICE 85CUQ01344N
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 29/03/1985
OCCASIONE Omelia, Venerdì V Settimana Tempo Quaresima
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
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