At 18,9-18; Gv 16,20-23.
Perché la nostra gioia sia sicura e possiamo guardare con serenità l’avvenire, la Provvidenza ha disposto dei mirabili aiuti, tra i quali, principalissimo, è la presenza e l’azione della Beata Vergine Maria. È lei infatti che dispensa, è lei che elargisce, è lei che misericordiosamente adempie la provvidenza di Dio.
Ecco perché dobbiamo avere tanta fiducia, ed ecco perchè la devozione alla Madonna porta tanta gioia, perché è origine di tanta speranza.
Dio è fedele e mantiene le sue promesse e ci ha dato la Madonna proprio in adempimento alla sua promessa: quella di essere con noi e di dare a noi quanto abbiamo di urgente necessità per la salvezza della nostra anima.
Vogliamo ribadire generosamente la nostra totale fiducia nell’azione della Madonna, la nostra totale forma di abbandono che vogliamo esprimere con l’Ave Maria e con le altre preghiere che ci ha insegnato la Chiesa.
Confidare, confidare, confidare anche di fronte ai pericoli, anche di fronte alle tentazioni. Con la Madonna si vince sempre, con la Madonna il demonio è sempre sconfitto! Lei è l’Immacolata che schiaccia la testa del drago infernale.
Abbandonarci perciò alla sua confidenza. Ed è per questo che Maria è sempre intervenuta nella storia della Chiesa: ogni epoca ha avuto dei segni, delle meravigliose forme di intervento.
Stasera ricordiamo l’intervento della medaglia miracolosa, perché la medaglia che lei ha prescritto di coniare, che lei ha esortato a portare, rappresenta l’immagine di Maria Immacolata, prodigiosamente presente a tutte le anime; dalle sue mani escono fasci di luce, di una luce che dice speranza, di una luce che dice certezza.
Ecco perché facciamo bene a portare la medaglia come segno della sua protezione, come una cosa che ci ricorda come lei sia una madre misericordiosa, una madre provvidente, una madre piena di amore. Portare la medaglia è un segno, è un distintivo; portarla serve particolarmente per invocarla con fede, con umiltà, con generosità: “O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te”.
Ecco come la dovete portare: la dovete portare pieni di fede nell’azione misericordiosa di Dio per mezzo della Madonna; la dovete portare con confidenza contro tutte le tentazioni: vedere la medaglia e invocare la Madonna fa vincere sempre; la dovete portare soprattutto con amore, sentendo la figliolanza vera, la figliolanza che dobbiamo vivere, la figliolanza nostra adottiva per cui alziamo gli occhi al cielo e pronunciamo: “Padre”, la figliolanza nostra riguardo a Maria, perché Gesù ce l’ha data come madre.
Invochiamo, cerchiamo, impegniamoci perché tutto sia nella sua misericordia.
CODICE | 89E4N01365H |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 05/05/89 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì VI settimana Tempo Pasqua, Novena Pentecoste – I giorno Imposizione medaglia miracolosa; Catechesi mese di Maggio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale, Imposizione medaglia miracolosa |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Affidarci a Maria; la medaglia miracolosa |
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