At 25, 13-21; Gv 21, 15.19
Anche a noi il Signore rivolge la domanda rivolta a Simone di Giovanni: “Mi ami tu?” (Gv 21, 15).
La nostra risposta non solo non deve essere bugiarda, ma deve essere pienamente consapevole, consapevole di essere davanti alla Verità infinita che scruta tutta la nostra vita. L’amore viene da tutto un complesso di atteggiamenti e di cose che sono nella nostra vita. Noi non possiamo dire al Signore che lo amiamo, se non lo conosciamo o se lo conosciamo troppo poco. Non possiamo dire al Signore: “Ti amo”, se non traduciamo in atteggiamenti veri, in atteggiamenti continui ciò che crediamo, ciò che affermiamo.
Non possiamo soprattutto dirgli che lo amiamo, se non facciamo la volontà del Padre in ogni cosa, perché la prova dell’amore sta proprio nel sottomettere la nostra volontà alla volontà di Dio, nello scegliere secondo quello che lui ha manifestato, il criterio che lui ci ha dato. Anche se una cosa ci piacesse moltissimo, anche se una cosa ci sembrasse così grande, da esaurire la potenzialità del nostro spirito, e non c’è, noi dovremmo rinunciare senza alcuna esitazione.
La volontà di Dio soprattutto, la volontà di Dio dappertutto, la volontà di Dio in ogni nostra libera scelta. Ecco, è proprio su questa volontà di Dio che ci prepariamo alla Pentecoste, nel desiderio di conoscere meglio la volontà di Dio, di conoscere quello che dobbiamo fare nell’intimo dell’anima nostra e quello che dobbiamo fare nella Chiesa e quello che dobbiamo non fare; che invochiamo lo Spirito Santo, ricordando la parola di Gesù: “Vi manderò lo Spirito” (cfr. Gv 15, 26). “Egli vi insegnerà tutto” (cfr. Gv 14, 26).
Noi ci dobbiamo porre in molta sensibilità e in molta attenzione. Cosa vuoi da me Signore? Manda il tuo Spirito, io la voglio conoscere questa volontà, io la voglio fare. Io la voglio fare con totalità, la voglio fare con gioia, la voglio fare quando mi piace, la voglio fare quando non mi piace. La voglio fare per gli altri che mi van bene e la voglio fare per gli altri che non mi vanno bene. La voglio fare nelle cose dello spirito e la voglio fare nelle cose materiali. “Signore, donami di fare sempre la tua volontà”. Invochiamo allora lo Spirito.
Oggi comincia il mese del Sacro Cuore di Gesù. È il primo venerdì di giugno e lo Spirito Santo ci presenta un modello: il Cuore di Gesù. Vuoi fare la volontà del Padre? Guarda Gesù, imita Gesù, segui Gesù. Gesù ci è stato dato come fratello e come modello di ogni momento. Quello che ha fatto Gesù certamente piace al Padre. Quello che facciamo noi, imitando Gesù, è la vera nostra perfezione. Chiediamo quindi allo Spirito Santo che c’illumini a conoscere Gesù, a conoscere gli esempi, a seguire gli esempi di Gesù.
CODICE | 79F0N01366N |
LUOGO E DATA | Sant’Ilario d’Enza, 01/06/1979 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì VII settimana Tempo Pasqua - Novena Pentecoste - VIII giorno |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | La volontà di Dio, Sacro Cuore |
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