07/10/1988 - Omelia Venerdi XXVII Ord Battesimi

Gl 1,13-15. 2,1-2; Lc 11,15-26

Il Battesimo è una grande e misteriosa realtà; nel Battesimo abbiamo Gesù che prende possesso di un’anima, la trasfigura: da semplice creatura, la fa figlia del Padre e così il cristiano battezzato si può rivolgere a Dio con tanta familiarità e con tanto amore.

Questi bambini, che vengono battezzati, sono frutto della sua vittoria. Gesù ha vinto il male, ha pagato per noi e nel suo mistero pasquale si è veramente manifestato nella grandezza del suo amore. Ci ha amato e per noi è morto; ci ha amato per farci figli di Dio, eredi del Regno di Dio, per farci templi dello Spirito Santo.

L’uomo, in Cristo, trova il nuovo Adamo nel quale innestarsi e nel quale trasfigurarsi. Vorrei che restassimo sempre non solo pensosi, ma fervidi di sorpresa davanti a questi miracoli di grazia.

Particolarmente oggi, vorrei che sentissimo la realtà del trionfo che il cristiano può realizzare sul male: si può essere buoni, si deve essere buoni, lo si deve essere perché si può, perché non c’è tentazione e non c’è male, né personale né sociale, che valga a sconfiggere la potenza del Cristo.

Oggi ricordiamo la Beata Vergine proprio nel suo trionfo: è l’aiuto del popolo cristiano, è Lei che accompagna Cristo, è Lei che ci porta a Cristo, è Lei che ci fa conquistare la grazia più abbondante e più forte.

Ecco perché benediciamo la Madonna e ci uniamo a Lei col Rosario, perché ci dia il trionfo sulle nostre passioni, ci dia il trionfo su tutte le forze che tendono a disgregare sia familiarmente, sia socialmente.

Noi col Rosario contempliamo i misteri della redenzione e contempliamo come Maria è presente: Madre sollecita, Madre amorosa e fervida.

Oh, quanto dobbiamo unirci a questo senso di fede, a questo senso di grazia! La Madonna ci è vicino, la Madonna ci aiuta, la Madonna ci protegge. Di qui nasce perciò la preghiera, di qui nasce l’augurio per i bambini: possano crescere vittoriosi nella loro vita cristiana, perché possano affermarsi con pienezza; la tristezza del male, del peccato sia sempre lontana da loro, perché possano sempre servire totalmente il Signore come l’ha servito la Beata Vergine.

Collaborare con il Signore, realizzare quella testimonianza di bene che il cristiano è tenuto a presentare al mondo, vivere nella grazia, vivere nell’amore per vivere nella fraternità e per vivere nella pace.

La Beata Vergine rivolga i suoi occhi misericordiosi su queste creature e sulle loro famiglie, perché possano veramente sentire la gioia di essere cristiani, la forza di essere cristiani, perché possano così, giorno per giorno, crescere e dare veramente a tutti i fratelli un segno di amore, un aiuto, una realtà che sempre si rinnova, ma che diventa e può diventare sempre più forte.

Invochiamo quindi tanta benedizione.