29/11/1974 - Omelia Venerdi XXXIV Ord Nov Imm 1

Sant'Ilario d'Enza, 29/11/1974
Omelia, Venerdì XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - I giorno

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Ap 20, 1-4. 11- 21, 2; Lc 21, 29-33

Il Signore sottolinea in questo testo e in altre varie circostanze come bisogna capirlo, come bisogna capire lui e capire le sue opere, come dunque bisogna avere l’intelligenza del regno di Dio. “Chi può capire, capisca” (cfr. Mt 19, 12). “A voi è stato dato il potere di capire” (cfr. Mc 4, 11). C’è dunque da penetrare, c’è dunque da rompere dei facili diaframmi che si frappongono tra di noi e la Parola di Dio. La nostra salvezza è direttamente legata qui: se capiamo, cioè se non sovrapponiamo alla Parola di Dio la nostra parola, se non distorciamo la Parola di Dio per il nostro comodo, se non cerchiamo delle posizioni solo umane, dove la Parola trascende tutte quelle che sono le comprensioni umane. Vorrei che iniziassimo la nostra Novena, pregando il Signore di farci capire la sua Parola, proprio invocando la Vergine che custodiva la Parola nel suo cuore, quella Vergine che ancora prima dell’annuncio dell’angelo aveva intuito il regno di Dio e vi si era preparata. Al momento dell’annunciazione la troviamo piena di grazia, proprio perché nella sua vita aveva avuto il gusto della Parola di Dio e, nel confronto con la Parola di Dio, aveva portata la sua anima a un livello così alto e così santo. Vorrei che invocassimo la Madonna, perché è proprio lei che è proclamata la Madre della Chiesa. Non è forse la mamma la prima, quella che fa capire le cose, quella che insegna le parole, quella che insegna gli atteggiamenti, quella che dà insomma il tono, il timbro alla creatura che si apre al mondo? Vorrei che in Maria Madre della Chiesa noi ci sentissimo così dei bambini, che hanno bisogno di capire la Parola di Dio, perché ancora non la capiscono bene, perché non ci avvenga di sovrapporre le nostre passioni a quelle che sono invece le esigenze del regno di Dio. In Maria santissima noi troviamo prima di tutto una profonda disponibilità: era pronta, non aveva degli schemi, tanto è vero che sceglie la verginità contro lo schema universale, che ogni ragazza apprendeva e ammirava fin dalla sua prima tenera età. Maria va oltre, sa quello che piace al Signore: disponibilità a fare la sua volontà contro quella che è l’opinione di tutti, quella che è la forza di tutti. Solo lei per prima, solo lei sceglie la strada della verginità totale, solo lei apprezza le strade del Signore nella povertà e nell’umiltà. Lei accetta di mettere al mondo colui che l’angelo aveva detto: “Siederà sul trono di Davide, suo padre, e il suo regno non avrà fine” (cfr. Lc 1, 32), di metterlo al mondo così nel disagio di una notte fredda, in una caverna così desolata. Solo lei capisce che il piano di Dio è tutto diverso dal piano degli uomini, e vivrà nell’umiltà e nel nascondimento a Nazareth e accetterà di privarsi di Gesù e accetterà che Gesù sia, così, segno di contraddizione e accetterà la volontà del Padre fino alla morte di Gesù in croce. Questa disponibilità, questa adesione al piano di Dio, questo intuito, ecco, ci rendono Maria santissima veramente degna di essere Madre della Chiesa, cioè Madre di ogni anima che vuol capire il Signore, che vuol capire la volontà del Signore, che vuol capire la Parola del Signore. Questa è la grazia che chiediamo in questa prima giornata: capire la Parola di Dio, vivere il tesoro della grazia nella nostra anima, sapendo che il regno di Dio è il tesoro a cui tutto è necessario sacrificare.

CODICE 74MUN0133ZN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 29/11/1974
OCCASIONE Omelia, Venerdì XXXIV settimana Tempo Ordinario, Novena Immacolata - I giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Capire la Parola di Dio
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