30/11/1973 - Omelia Venerdi XXXIV Ord Nov Imm 2

Sant'Ilario d'Enza, 30/11/1973
Omelia, Venerdì XXXIV settimana Tempo Ordinario, festa di S. Andrea Novena Immacolata - II giorno

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Rm 10, 9-18; Mt 4, 18-22

Oggi è la festa di sant’Andrea, Andrea, che con suo fratello Simon Pietro, ha donato la sua vita al Vangelo e ha seguito dappresso Gesù, lo ha seguito nella vita, lo ha seguito nell’amore verso tutti gli uomini, lo ha seguito nella morte di croce. Secondo la tradizione anche sant’Andrea è morto crocefisso, sulle rive del Bosforo. È morto abbracciando quella croce come segno di una speciale provvidenza, provvidenza che voleva Andrea simile al suo Maestro. Avete ascoltato che cosa sottolinea la Liturgia, sottolinea proprio questa risposta alla chiamata, questo “sì” che l’uomo deve pronunciare, quando il Signore invita. San Paolo, nel brano che abbiamo letto, sottolinea l’efficacia e la forza della predicazione (cfr. Rom 10, 9-18). Il Signore chiama e sceglie alcuni per chiamare. L’apostolato nella Chiesa è un offrirsi per essere i trasmettitori della sua Parola, portare la sua Parola fino ai confini del mondo. Noi immaginiamo, allora, che la chiamata di Dio arriva a tanti uomini, perché molti sono coloro che portano la Parola, ma la devono portare bene, la devono portare in piena consapevolezza, cioè la devono portare con umiltà ed amore. La devono portare in umiltà, sapendo che sono indegni; la devono portare con amore, perché è per amore al Signore che accettano l’incarico ed è per amore ai fratelli. “Seguitemi”, dice il Signore, “vi farò pescatori di uomini” (Mt 4, 19), la parola è forte, la parola sottolinea quanto il Signore adoperi l’uomo in questa chiamata. Ed Andrea ha saputo dire un sì pieno, non rendendosi uno strumento passivo e basta, ma vivendo profondamente il messaggio in se stesso, ma predicando con tutta la vita. Ecco perché noi guardiamo a sant’Andrea come a un modello e dobbiamo chiedere a sant’Andrea, questa sera, questa grazia di ubbidire al Vangelo e di ubbidirvi fino in fondo, cioè traducendolo bene e portandolo. E chiediamo a sant’Andrea di farci capire sempre di più questa nostra posizione battesimale. La Madonna è sempre la Vergine del “sì”, in tutte le occasioni della sua vita meravigliosamente ha risposto a questa chiamata, sempre, senza esitazione. La chiamiamo la “regina degli apostoli” proprio perché ha vissuto la Parola di Dio, l’ha trasmessa. Sant’Andrea, che essendo stato intimo di Gesù indubbiamente ha conosciuto a fondo la Madonna, ci porti alla sua scuola, alla scuola della Vergine del “sì”. Dir di “sì” e perciò riflettere bene sulla Parola del Signore, lasciare che la Parola di Dio scenda fino in fondo alla nostra anima, senza alcuna esitazione. Risponde anche alla nostra vocazione di trasmettitori della Parola, non di una parola nostra allora, non di idee nostre, non di opinioni nostre, non di accomodamenti nostri: trasmettitori fedeli, umili, in amore della sua Parola.

CODICE 73MVN0133ZN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 30/11/1973
OCCASIONE Omelia, Venerdì XXXIV settimana Tempo Ordinario, festa di S. Andrea Novena Immacolata - II giorno
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE il “si” di Sant’Andrea
ARGOMENTI il “si” di Sant’Andrea
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