Ap 20, 1-4, 11-21, 2; Lc 21, 29-33
Le intenzioni dell’Apostolato della preghiera per il mese di dicembre: per la giustizia, la carità e la pace nel mondo e perché si promuova l’amore verso tutti gli uomini. La giaculatoria: “Cuore di Gesù, ti raccomandiamo i sacerdoti poveri, vecchi, malati e in qualsiasi modo bisognosi”.
Il tema di meditazione di questo Primo Venerdì del mese e di tutto il mese è dunque per la giustizia, la carità e la pace nel mondo. Il mese di dicembre ha l’Avvento come periodo liturgico: ci dobbiamo preparare ad accogliere Gesù con un ardente desiderio della sua venuta e dobbiamo preparare, in quanto sta in noi, con la nostra collaborazione la venuta di Gesù nella famiglia e nel mondo. Ed è per questo che, secondo l’espressione che troveremo insistente nell’Avvento, “dobbiamo preparare la via”, cioè il cuore, mediante il dolore dei nostri peccati, mediante la penitenza, mediante il lavoro di ogni giorno, fatto con spirito di umile servizio e di raccoglimento.
Gesù fin dal seno materno si offre tutto al Padre per la salvezza del mondo, così deve essere della nostra vita, che col Battesimo è stata unita a Gesù. È ancora stasera che raccogliamo la Parola del Signore, una Parola che c’invita a conoscere quelli che sono i segni del tempo, i segni del nostro tempo, del nostro dovere e del nostro impegno in questo tempo.
Il Signore c’invita ad essere intelligenti, vigilanti: “Guardate il fico e tutte le piante, quando le vedete germogliare capite che l’estate è vicina” (cfr. Lc 21, 29). C’è un germoglio che noi dobbiamo saper vedere, c’è un germoglio che noi sappiamo e dobbiamo coltivare, è proprio questo soffio dello Spirito che anima noi cristiani, che anima la Chiesa e ci dice che dobbiamo essere cristiani per oggi, non dei cristiani per ieri, per ieri l’altro, cristiani di oggi, cristiani dunque aperti alle necessità e ai bisogni del mondo presente, cristiani che sappiano dialogare con tutti e che sappiano veramente realizzare la parola del Signore: “Andate e portate il Vangelo ad ogni creatura” (cfr. Mc 16, 15). L’ “andate” è proprio di oggi. E ognuno di noi deve rendersi migliore, deve rendersi responsabile e forte, deve sapere costruire da parte sua quel ponte verso gli altri, che è la missione stessa della Chiesa. Uniamo due pensieri oggi: il culto del Cuore di Gesù con la nostra Novena.
Il Cuore di Gesù nelle sue apparizioni che cosa ha chiesto? Ha chiesto la riparazione del peccato. Che cosa ha chiesto la Madonna a Lourdes? La penitenza e la riparazione dei peccati. Allora, ecco un elemento fondamentale della nostra preparazione: la nostra purificazione, la purificazione dal nostro egoismo, dalla nostra scarsa apertura e dalla nostra scarsa generosità. Dobbiamo purificarci per poter essere adatti al regno di Dio, purificarci per avere gli occhi che sappiano vedere le occasioni, che lo Spirito Santo indica a noi individualmente e alla comunità.
CODICE | 72N0N0133ZN |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 01/12/1972 |
OCCASIONE | Omelia, Venerdì XXXIV settimana, Novena Immacolata - III giorno - I venerdì del mese |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Dovere quotidiano, vigilanza, riparazione |
ARGOMENTI | Dovere quotidiano, vigilanza, riparazione |
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