24/05/1981 - Omelia VI Domenica Pasqua Fidanzamento

Sant'Ilario d'Enza, 24/05/1981
Omelia, VI Domenica Tempo di Pasqua - Anno A - Fidanzamento

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At 8, 5-8. 14-17; 1 Pt 3, 15-18; Gv 14, 15-21

“Egli vi darà un altro Consolatore” (Gv 14, 16). La grazia, la più alta di tutte le grazie, è la grazia dello Spirito. La Chiesa è un Corpo ed ha come anima lo Spirito Santo. È lo Spirito Santo che unisce tutti i membri a Gesù Capo, è lo Spirito che realizza comunione di vita e comunione di intenti tra tutti i membri del Corpo Mistico. Ecco la Chiesa che sorge, che si afferma, la Chiesa resa viva dallo Spirito, resa operante. E in Maria Santissima si è realizzata la Chiesa nella sua pienezza, è proprio in Maria Santissima che la Chiesa realizza la sua più alta perfezione. È per Lei, che secondo l’espressione di San Paolo, la Chiesa si presenta “senza rughe e senza macchie”. In Maria Immacolata la Chiesa raggiunge tutta quella meravigliosa bellezza, che può realizzare in questa terra nell’attesa della perfezione totale del Paradiso. E allora noi siamo chiamati, sotto la guida dello Spirito Santo, a realizzarci come Chiesa, a realizzarci con un grande spirito di perfezione e di amore, avendo come aiuto Maria l’Ausiliatrice, Lei che Gesù ci ha dato come aiuto mirabile, come rifugio dei peccatori. Noi abbiamo una constatazione amara: che molti cristiani non crescono, restano spiritualmente dei bambini, anche quelli che vivono sempre in grazia, perché hanno una preghiera da bambini, perché hanno delle virtù estremamente piccole, perché le loro opere sono, più che opere di cristiani maturi, pasticci da bambini. Siamo chiamati a realizzare una maturità cristiana. La Chiesa organismo vivo richiede una crescita in tutti i suoi membri. Noi rechiamo danno alla Chiesa quando non cresciamo, così come è di danno all’organismo fisico, quando un membro resta inattivo e non si afferma. Abbiamo bisogno di imporci il problema forte e vivo, di imporci il problema di realizzare in pienezza la nostra vita cristiana. Dobbiamo crescere, crescere nella fede. Nel cristiano adulto la fede deve essere gigante. Abbiamo bisogno di crescere nell’umiltà, cioè nel riconoscere che tutto viene da Dio e nella sua collaborazione realizziamo una vera gioia. Abbiamo bisogno di crescere in quella che è la nostra opera di bene, perché la Chiesa è per la salvezza del mondo, ma la Chiesa si realizza nei suoi membri.

Che salvezza può venire, se noi stessi siamo mediocri e poveri, se noi stessi siamo incerti e discontinui? Il mondo ha bisogno di santi, lo diciamo sempre, e con la parola “santi” non intendiamo la santità eroica, intendiamo questo pulsare di cristianesimo pieno, vivo, operante. Il mondo ha bisogno di santi. Il mondo ha bisogno di pace, ha bisogno di pane, ha bisogno di tante cose, ha bisogno di realizzare quella composizione di armonia, che è necessaria per essere insieme. Ebbene, questo potrà avvenire attraverso la nostra maturazione. Maturarci in Cristo, diventare ferventi, imparare a realizzare nella fede una preghiera viva, ecco, è seguendo lo Spirito Santo. Come Maria si è realizzata così potentemente, perché è stata docile allo Spirito così, se saremo attenti alla voce dello Spirito, riusciremo a realizzarci. Ognuno di noi si senta chiamato a prepararsi intimamente alla festa della Pentecoste, dove si verificherà ancora l’avvenimento del Cenacolo, se noi saremo disposti, se noi vorremo. Dinamismo allora, forte dinamismo. Un cristiano stanco, un cristiano linfatico, un cristiano che non riesce a progredire, ma è come asmatico e non riesce ad andare, è un cristiano che senza dubbio, anziché essere pietra, è inciampo.

Cerchiamo nella confidenza alla Madonna di cominciare un cammino più deciso, più forte, più lineare, perché le nostre stesse comunioni abbiamo un senso. Si moltiplicano le comunioni, ma non si moltiplica la virtù, vuol dire allora che, non moltiplicandosi la virtù, anche le comunioni non sono fatte bene. La grazia di Dio prenda il nostro cuore e allora sentiremo cosa vuol dire che lo Spirito è Consolatore, che ci sostiene, che ci guida, che ci dà il desiderio e il gusto delle cose superiori.

CODICE 81EPO01365D
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 24/05/1981
OCCASIONE Omelia, VI Domenica Tempo di Pasqua - Anno A - Fidanzamento
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale,
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Lo Spirito Consolatore anima della Chiesa – La maturità cristiana
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