11/05/1980 - Omelia VI Domenica Pasqua Matrimonio

Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1980
Omelia, VI Domenica Tempo di Pasqua - Anno C - Matrimonio

At 15, 1-2. 22-29; Ap 21, 10- 14. 22-23; Gv 14, 23-29

“Il Padre mio lo amerà”. Il matrimonio cristiano è un segno dell’amore di Dio, un segno molto evidente e forte; è un segno, perché esprime un mistero, il mistero dell’amore di Cristo con la sua sposa, la Chiesa. Ma è ancora un segno di quanto ha costruito e sta per costruire nella vita di due il Signore. Presentandovi all’altare, voi rendete testimonianza che il Signore vi ha amato e che mirabile è stato il tessuto della sua provvidenza a vostro riguardo. Rendete testimonianza che Dio vi ha guidato, vi ha sorretto ed ora benedice il vostro amore.

Ed il primo sentimento, che sgorga dal vostro cuore, è proprio il sentimento della riconoscenza a Dio Padre nostro, sempre pronto, sempre grande, sempre meraviglioso nei suoi doni; una riconoscenza fervida e grande, una parola che suscita tanta riflessione, la riflessione di fede per cui sappiamo che Dio segue sempre i suoi figli, li segue con una premura e una tenerezza inimmaginabile.

Fate sgorgare allora il sentimento della riconoscenza in tutta la sua pienezza e noi nella preghiera, che facciamo insieme, dobbiamo unirci a voi e ringraziare Dio di tutte le grazie, che continuamente vi elargisce e con questo Sacramento vi promette per l’avvenire.

Voi ricordate che il Sacramento contiene una promessa, che è nelle stesse parole dette da Gesù: “Noi verremo a lui, prenderemo dimora presso di lui” (*Gv 14, 23). La grazia sacramentale è una promessa forte e grande che Dio continuerà la sua azione: vi darà, proprio in forza del sacramento, grandi grazie per aiutarvi, per guidarvi ancora, per essere al vostro fianco, anzi, prendere dimora presso di voi. Allora non un aiuto passeggero, una presenza di Dio, una presenza del suo Cristo nella vostra famiglia, una presenza che è non solo una speranza, è una sicurezza.

Lo Spirito Santo sarà il Consolatore, lo Spirito Santo insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutte le parole del Signore. Per questo verrà la pace, una pace grande quale può regnare solo in una famiglia ricca di fede e di amore al Signore.

Ecco, questo noi allora vi auguriamo, questo vi invochiamo: che la grazia del Sacramento sia così abbondante, sia così forte da realizzarvi nella gioia e nella pace del Signore. E lo sarà sempre. Ricordate però le altre parole del Signore che abbiamo letto: “Osservate le sue parole” (*). E’ nella fedeltà alla legge di Dio, è nella valutazione delle cose di Dio, è nei sentimenti del Cristo che voi riuscirete ad essere completamente tranquilli, completamente sereni nella sua parola, nella sua legge, perché si dimostra l’amore a Dio ubbidendo a Lui e facendo la sua volontà. Chi dice di amare Dio a parole, ma non lo ama coi fatti, è un bugiardo e noi lo sappiamo bene, che allora la vita sarebbe posta nell’ipocrisia.

Noi vi supplichiamo nella preghiera, noi vi invochiamo questa grande forza d’animo, per cui ogni giorno cercherete di fare la volontà del Signore. Fate la volontà di Dio, abbiate un’unica tensione, quella di fare la volontà di Dio. Fate ciò che Dio vuole da voi e non solo qualche cosa: una pienezza, la pienezza di cui parla il Salmo: “Un fiume inonda la città di Dio” (Sal *46, 5). E allora quella città di Dio, che è la Chiesa in cui voi abiterete, sarà la città della terra che preparerà la città del cielo, di cui parla la seconda Lettura.

Abbiate fede, abbiate sempre più fede, abbiate in tutte le circostanze della vostra esistenza un’unica aspirazione: attuare l’amore di Dio e dimostrare l’amore di Dio, perché la vostra vita sia non solo conforme alla Parola di Dio, ma testimonianza di questa Parola: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui” (*Gv 14, 23).

Ecco, venga ora, venga tutti i giorni, venga in pienezza, venga in gioia, venga perché la vostra vita sia vera dimostrazione di un amore a Dio e di un amore tra di voi pieno, meraviglioso, grande.

CODICE 80EAO01365E
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 11/05/1980
OCCASIONE Omelia, VI Domenica Tempo di Pasqua - Anno C - Matrimonio
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Matrimonio segno dell’amore e della promessa di Dio
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