27/05/1973 - Omelia VI Domenica Pasqua Prima Comunione

Sant'Ilario d'Enza, 27/05 /1973
Omelia, VI Domenica Tempo Pasqua - Anno B - Messa di Prima Comunione

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At 10, 25-27. 34-35. 44-48; 1 Gv 4, 7-10; Gv 15, 9-17

La festa della prima Comunione è sempre molto (?), dà motivo a una profonda commozione particolarmente per coloro che non si fermano alla esteriorità, alla cerimonia, particolarmente per quelli che sono pensosi dell’avvenire dei nostri bambini, che si preoccupano dell’educazione vera, dell’educazione cristiana, quando sappiamo come la nostra società è tanto colpevole di scandali. Se c’è una cosa che ci fa avere paura sono proprio le parole di Gesù: “Guai a chi dà scandalo” (cfr. Mt 18, 7). Io vorrei che oggi comprendessimo sempre di più la nostra responsabilità, per fare della nostra società una società più giusta e più umana, per fare della nostra comunità parrocchiale una comunità ecclesiale sempre più viva, sempre più forte, sempre più efficace. Vorrei che ognuno di noi si rendesse particolarmente sensibile ai problemi che ci urgono, perché soffriamo tutti i giorni ormai in una esperienza così mortificante; senza Dio, senza la sua grazia, senza l’osservanza dei suoi comandamenti non c’è che l’egoismo che trionfa, non c’è che confusione, che l’orgoglio che cerca di sopraffare il prossimo, non c’è che un urto di concezioni e di interessi preposti. Ecco perché mi rivolgo a voi particolarmente, genitori, che avete portato i vostri bambini alla prima Comunione. Il vostro dovere non si ferma qui, il vostro dovere comincia qui, qui incomincia proprio nella vostra responsabilità. Dovete educare alla fede i vostri figli, li avete fatti battezzare, li portate ora a ricevere il Pane eucaristico. Siete responsabili che crescano bene, siete responsabili, perciò ricordate: educateli alla Messa di ogni domenica. La Messa è l’unione col Cristo, è l’unione coi fratelli; ci rende disponibili a Dio e ci rende disponibili agli altri. È l’Eucaristia che ci costruisce nella carità, nella bontà, nella concordia, nella pace. È dall’Eucaristia dove viene ogni bene. Oh, se le nostre Messe fossero frequentate da tutti! Quale ricchezza di conforto, di carità, di bene! Educateli alla Messa di ogni domenica, perché di lì prendono la forza e il motivo per combattere il male, che s’affaccia alla loro esperienza di ogni giorno. Educateli alla comprensione della Chiesa, fate che amino la parrocchia, perché la parrocchia è il luogo, è la comunità, dove i bambini possono insieme essere spronati, insieme essere edificati, dove trovano veramente l’insegnamento della vita. Educateli ad essere generosi con gli altri, sapendo che una società migliore viene proprio così nel non fermarci in noi stessi, ma nell’aprirci agli altri. Educateli ad essere responsabili del loro dovere, perché ogni giorno apprendano che è gioia fare il bene, che è tristezza fare il male.

Ed ora a voi, bambini: abbiamo letto adesso che Gesù ci invita a restare nel suo amore. Mai, come in questo momento, queste parole sono per voi. Gesù viene a voi per amore, Gesù viene a voi portandovi la ricchezza della sua vita divina. Aprite la vostra anima a capire proprio dalla vostra prima Comunione come Dio vi ama, come Gesù ha fatto tutto per voi e vi dona anche il suo corpo. Ricordate: se noi dobbiamo osservare i comandamenti di Dio, non sono essi un’imposizione, sono una scelta di amore. Noi osserviamo i comandamenti di Dio perché lo amiamo, perché Dio li ha dati per la nostra gioia, perché Dio ha voluto che ognuno di noi fosse contento nella vita presente e nella vita eterna, perché ha voluto che ognuno di noi si impegnasse sempre di più per il bene proprio e per il bene degli altri. Amate dunque il Signore, amatelo con tutta la vostra anima. Scegliete lui sempre, scegliete sempre quello che vi dice lui. Siete sicuri di lui, lui è il nostro pastore, ci prende ad uno per uno e ci prende anche quando siamo cattivi e ci comprende anche quando, in certi momenti, ci allontaniamo da lui. Amate Gesù! Amatelo con tutte le vostre forze. Oggi la prima parola che gli dite , tenendolo nel cuore, sia proprio questa: “Signore, io ti amo”. E la seconda sia questa: “Signore, ti amerò sempre”. E poi chiedete le grazie a Gesù e chiedetele con piena confidenza. Chiedete le grazie a Gesù per le vostre famiglie, chiedete le grazie a Gesù per la vostra parrocchia, chiedete le grazie a Gesù per tutta la Chiesa, per la pace di tutto il mondo. Chiedete molto, perché, vi ricordate cosa ha detto il Signore: “Chi molto chiede, molto avrà” (cfr. Lc 18, 1). Chiedete molto e noi insieme a voi siamo in profonda preghiera e preghiamo, perché il Signore vi renda veramente buoni e questo sia un momento di partenza per una salita molto grande. Quando sarà passato del tempo, quando saranno passati degli anni, vi auguro, e tutti i presenti con me si augurano, di trovarvi ancora più buoni, ancora più generosi, ancora più disponibili, sempre, a tutto quello che il Signore vi domanda, perché possiate essere sempre nella sua grazia e nel suo amore.

CODICE 73ESO01365B
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 27/05 /1973
OCCASIONE Omelia, VI Domenica Tempo Pasqua - Anno B - Messa di Prima Comunione
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Gesù vi ama.
ARGOMENTI Ai genitori: Come educare. Ai bimbi: Gesù vi ama.
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