02/06/1979 - Omelia Vigilia di Pentecoste Nov Pent 9 Imposizione Medaglia Miracolosa

Sant’Ilario d’Enza, 02/06/1979
Omelia, Sabato della VII settimana Tempo Pasqua - Novena di Pentecoste, IX giorno - Messa vespertina della Vigilia – Imposizione della Medaglia miracolosa

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Gn 11, 1-9; Rm 8, 22-27; Gv 7, 37-39

In questa solenne veglia di Pentecoste noi siamo chiamati ad alcune considerazioni.

La prima considerazione sta sulle parole che ci ha detto il Signore: “Fiumi di acqua viva sgorgheranno” (cfr. Gv 7, 38). Ma da chi? Proprio da coloro che entrano nella mirabile legge delle beatitudini. “Beato chi ha fame e sete” (cfr. Mt 5, 6). La fame e la sete della verità, la fame e la sete dell’amore sono la fame e la sete di Dio. È a lui che si deve riferire tutta la nostra vita, è a lui che deve tendere gioiosamente tutto il nostro essere. Dobbiamo vivere così la festa di Pentecoste in una grande sete, in una grande fame di cose soprannaturali, nella sete e nella fame di Dio, nella sete e nella fame della sua verità, della sua presenza, della sua azione, perché l’uomo senza il Signore non vale, l’uomo senza il Signore non può fare, l’uomo senza il Signore non può amare bene il suo prossimo. Ecco perché invochiamo lo Spirito Santo con grande fervore e con grande umiltà. Lo sentiamo: abbiamo continuamente bisogno di lui nella nostra vita intima, nel fondo del nostro cuore disilluso dal peccato e dalle esperienze del mondo, lo sentiamo per la nostra società, lo sentiamo per tutto il mondo. Abbiamo bisogno di Dio, abbiamo bisogno di lui e lo invochiamo con la vera apertura di figli: “Vieni, Spirito Santo!”.

La seconda posizione è data dall’intenzione di questa veglia pentecostale: è l’intenzione dell’evangelizzazione del mondo, delle missioni. Siamo chiamati a chiedere. Siamo chiamati a renderci partecipi e collaboratori dell’opera mirabile che lo Spirito Santo ha iniziato nel giorno della Pentecoste e continua. Dicevamo nella preghiera iniziale della Messa: “Perché tutti i popoli, tutti, possano sentire quale ricchezza, quale gioia, quale destino si raccoglie, quando si riceve Cristo e si riceve la sua Parola”. Dobbiamo pregare molto per le nostre missioni, per quest’opera evangelizzatrice, per cui la nostra diocesi possa essere veramente tutta tesa in uno slancio missionario, che del resto è sottolineato dal fattore di attualità: il Vescovo ha indetto il Sinodo per trattare il problema dell’evangelizzazione nella terra reggiana. Ecco l’invocazione dello Spirito com’è necessaria! L’invocazione dello Spirito come deve essere forte! E come ci dobbiamo rendere disponibili per la preghiera, per la collaborazione, per un piano di unione che porti a tutti la cognizione della salvezza, porti a tutti la possibilità della salvezza nello Spirito Santo!

E un’ultima cosa: in questa veglia, che coincide col primo sabato del mese ad onore della Beata Vergine di Fatima, il gruppo di aspiranti di seconda e di terza media vogliono invocare la Madonna come colei che porta lo Spirito Santo, come colei che guida le anime, perché le porta all’udire, all’essere docili, a seguire lo Spirito d’amore. La Madonna è il vero veicolo dello Spirito Santo. C’era nel cenacolo al momento della Pentecoste, è pronta ad essere in ogni anima, perché venga l’abbondanza dello Spirito Santo. Felicemente allora gli aspiranti vogliono invocare la Madonna come Sposa dello Spirito Santo, perché dove c’è Maria c’è l’azione dello Spirito. Oh sì, siate fedeli alla devozione alla Madonna! Oh, aspiranti, siate fedeli! E portate la sua medaglia come un segno di voler essere con lei, di voler essere sempre molto generosi e pronti nelle battaglie che dovete sostenere per il regno di Dio, per la difesa della grazia sua in voi, per l’affermazione della virtù, soprattutto della vostra purezza. Invocatela ogni giorno e sentirete lo Spirito Santo vicino a voi e sentirete lo Spirito Santo che non mancherà. Non mancherà di consacrarvi, non mancherà di darvi forza, non mancherà di darvi quella grandezza di aiuto, che la vita domani esigerà per voi. Siate fedeli alla Madonna, vivete nella sua devozione. Lo Spirito Santo sarà sempre nei vostri cuori come templi di Dio, in cui non deve mai entrare il male sotto tutte le forme. Siate fedeli perché in questa fedeltà avrete la più grande gioia.

CODICE 79F1N01366H
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 02/06/1979
OCCASIONE Omelia, Sabato della VII settimana Tempo Pasqua - Novena di Pentecoste, IX giorno - Messa vespertina della Vigilia – Imposizione della Medaglia miracolosa
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La sete del soprannaturale
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