01/06/1974 - Omelia Vigilia Pentecoste Battesimi

Sant’Ilario d’Enza, 01/06/1974
Omelia, Sabato VII settimana Tempo Pasqua, Vigilia Pentecoste, Battesimi

Ascolta l'audio

Gn 11, 1-9; Rm 8, 22-27; Gv 7, 37-39

Pentecoste: festa di luce, di fuoco, festa di gioia. Pentecoste: un giorno meraviglioso perché si accresca la Chiesa nei Battesimi. Pentecoste: nasce la Chiesa, si sviluppa la Chiesa, la Chiesa ha sempre maggiore il senso della sua missione.

Sono questi i motivi che ci portano ad una profonda riflessione e ci portano ad un fervido augurio.

Ci portano a una riflessione: ci dicono come noi siamo il popolo di Dio, siamo la Chiesa, quella Chiesa che nasce dal cuore di Cristo e che si stabilisce nel fuoco dello Spirito. Noi siamo Chiesa, ogni battezzato è Chiesa, ogni battezzato ha dunque la grazia di possedere lo Spirito Santo. Il cristiano non è semplicemente uno che professa una dottrina, che tiene una livrea, che si presenta con un programma; il cristiano è particolarmente uno che possiede Dio in se stesso ed è guidato, se umile e se docile, dallo stesso Spirito di luce e di amore. Il cristiano è una grande cosa, perché è una creazione dello Spirito Santo; il cristiano è una grande cosa, non per se stesso: è debole, è povero, è soggetto agli errori, è soggetto a tutte quelle debolezze che sono proprie degli altri uomini, ma la grandezza del cristiano è nella misura dello Spirito Santo, di quell’elemento misterioso che entra nell’uomo col Battesimo e che, se trova corrispondenza, lo occupa, lo guida, perché lo ama.

In fondo il giorno della Pentecoste ci dice: Dio ci ama, ci ama con lo stesso amore con il quale ama il suo Figlio Gesù, tutti gli uomini con il Battesimo diventano figli di Dio. Dio ci ama e vuole che la nostra vita sia guidata dal suo amore, sia guidata dalla sua grazia, sia guidata dai suoi comandamenti.

Riflettiamo: noi dobbiamo allora essere sensibili alla nostra dignità di figli di Dio e dobbiamo lasciare che la fede sia veramente l’elemento costruttivo della nostra vita. La fede è quel qualche cosa di grande che lo Spirito Santo porta in noi e che, secondo l’espressione del Vangelo, è come il lievito che occupa tutta la massa.

Ed è allora in questo senso l’augurio che noi facciamo ai neobattezzati, è l’augurio che facciamo alle loro famiglie, che si verifichi veramente in pieno in questi bimbi la grazia dello Spirito Santo, siano veri figli di Dio, autentici cristiani, guidati dalla fede, sorretti dall’amore del Signore. Sappiano essere elementi costruttivi per la Chiesa e per la società che ha bisogno di amore e di pace, perché il mondo, dopo venti secoli che è venuto l’amore infinito di Dio, non ha ancora accolto questo amore e vi è ancora tanto spazio di odio e tanto spazio di egoismo.

Noi auguriamo a questi bambini che possano trovare una Chiesa e una società ancora migliori, che possano essere loro stessi un elemento di bene continuo e così essere per i loro cari vera gioia, vero aiuto, vera realtà, realtà di grazia, realtà che, partendo da questo momento del Battesimo, si sviluppa sempre di più attraverso i Sacramenti e in modo particolare attraverso la Messa.

Un augurio che adesso noi traduciamo subito e presentiamo subito nella preghiera al Signore.

CODICE 74F0N01366A
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 01/06/1974
OCCASIONE Omelia, Sabato VII settimana Tempo Pasqua, Vigilia Pentecoste, Battesimi
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Inabitazione dello Spirito Santo
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS