17/05/1975 - Omelia Vigilia Pentecoste Nov Pent 9 Battesimi

Sant’Ilario d’Enza, 17/05/1975
Omelia, Sabato VII settimana Tempo Pasqua Vigilia, Novena Pentecoste - IX giorno - Battesimi

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Ez 37, 1-14; Rom 8, 23-27; Gv 7, 37, 39

La Liturgia della Pentecoste mette in particolare risalto il segno del Battesimo, questo segno misterioso che il Signore imprime nell’anima, che il Signore custodisce perché come un seme sbocci e porti frutto.

Mette in risalto tre simboli: il simbolo dell’acqua. Abbiamo ascoltato le parole di Gesù: c’è una sete che è salvezza. L’acqua principio di vita, l’acqua necessaria alla vita, l’acqua assurge al simbolo di un amore infaticato di Dio, di Dio che suscita la vita soprannaturale dopo aver suscitato la vita naturale, di Dio che, chino sulla sua creatura, la rende una cosa ancora più mirabile, perché la rende figlia introducendola nella sua famiglia. L’acqua è simbolo di questa grande ansia di redenzione e di salvezza, che Dio compie adottandoci come suoi figli, che Dio realizza rendendo l’uomo non solo una sua immagine, ma un vero prolungamento di suo Figlio. In ogni battezzato il Padre vede il suo Figlio; in ogni battezzato si vede Gesù, si vede la speranza che ci ha dato Gesù, si vede quel volto adorabile che resta lassù vicino al Padre a gaudio di tutti gli angeli e di tutti i santi. L’acqua misteriosa, che produce un effetto assolutamente sproporzionato, quest’acqua che è ben simboleggiata dall’acqua che uscì dal cuore del Cristo.

Un secondo simbolo: il simbolo del fuoco. La Pentecoste è di fuoco e il Battesimo realizza le parole del Signore Gesù: “Io sono venuto a portare il fuoco sulla terra e altro non voglio che questo, che sia acceso”. Quando si amministra un Battesimo, è un fuoco che si accende, il suo fuoco! Cioè, per uscire dal simbolo, il prodigio di tutti i secoli è l’amore di Dio, quest’amore che è offeso ma che non si stanca, questo amore che va dietro la generazione degli uomini, che di generazione in generazione compie sempre la sua grande opera di potenza. È un fuoco inestinguibile, perché è un fuoco di Spirito Santo e lo Spirito Santo è l’Amore di Dio da tutta l’eternità, quell’Amore di Dio che si è, come dice la Scrittura, “riversato nel nostro cuore”.

Un terzo simbolo è il vento: “Venne all’improvviso dal cielo un rombo come di vento che si abbatte”. Ecco, il vento è forza, il vento ha un orientamento, il vento manifesta cioè quella potenza di verità che il Signore diffonde nel mondo con la sua Parola. È la sua Parola che prende e porta, è la sua Parola che trascina e scuote. E il battezzato, accogliendo nel suo cuore lo Spirito Santo, si rende adatto a questa Parola e coloro che lo custodiscono e coloro che lo educano lo faranno proprio nell’ordine di questa verità, di questo soffio, di questa meravigliosa realtà che è la comunicazione della verità del Signore.

Di qui allora è facile la nostra preghiera, preghiera-augurio. Noi domandiamo al Signore che queste bambine possano essere in pienezza figlie di Dio, cioè che il loro cristianesimo non sia domani un cristianesimo mortificato e povero, un cristianesimo ridotto così a certe cose soltanto, una pienezza! Noi loro auguriamo una pienezza di vitalità, una pienezza di carità, una illuminazione meravigliosa di tutta la loro vita, perché la fede è questo.

Noi auguriamo loro una vita di fede profonda e autentica, una vita di fede dinamica e generosa, una vita di fede che le porti ad attuare molte cose degne e belle nella Chiesa di Dio.

Questo noi auguriamo e nello stesso tempo portiamo la riflessione su noi stessi, sul nostro Battesimo, per riviverne la grazia, per sentirne le responsabilità, perché ciò che è stato operato in noi a contatto di questi Battesimi sia una nuova forza che ci porti in alto, che ci porti ad essere più docili allo Spirito di amore, più pronti sempre, in ogni occasione.

CODICE 75EGN01366A
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 17/05/1975
OCCASIONE Omelia, Sabato VII settimana Tempo Pasqua Vigilia, Novena Pentecoste - IX giorno - Battesimi
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Spirito come acqua, fuoco, vento
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