13/05/1989 - Omelia Vigilia Pentecoste Nov Pent 9 Battesimo

Sant'Ilario d'Enza, 13/05/1989
Omelia, Vigilia di Pentecoste, Novena Pentecoste – IX giorno, Battesimo/Cresima/Prima Comunione di una persona adulta

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Gn 11,1-9; Rm 8,22-27; Gv 7,37-39.

Adoriamo lo Spirito Santo che è presente nella nostra assemblea; è presente, è pronto a donare le sue grazie, quelle grazie che riceviamo con cuore riconoscente, perché è proprio il segno di essere nella sua volontà.

Vogliamo, prima di tutto, innalzare con fede la nostra mente allo Spirito perché la riempia di tanta luce e ci faccia capire le verità sulle quali si posa la nostra vita.

Noi non abbiamo una scienza umana; noi cristiani dobbiamo avere una scienza divina. Il Signore ci ha insegnato e noi sappiamo il valore della vita, il valore delle opere buone, il valore dell’impegno; noi sappiamo quale è lo scopo della vita, quale la finalità che dobbiamo raggiungere. Lo Spirito Santo ci insegna la verità e sulla verità divina dobbiamo umilmente e fortemente stabilire tutta la nostra esistenza.

Noi abbiamo il suo amore, perché Dio ci ama, perché Dio ci dona, perché Dio ci comunica.

Ecco, noi desideriamo questo amore, lo desideriamo per tutti, lo desideriamo particolarmente per Flavia, perché possa essere riempita dell’amore di Dio e, alzando al cielo gli occhi, senta tutta la sublimità della nostra preghiera: “Padre nostro, che sei nei cieli”.

Noi desideriamo che l’amore di Dio trionfi sempre di più: trionfi sulle tentazioni, trionfi sui pericoli, sulle incertezze. Maggiore invocazione non possiamo fare.

Noi desideriamo tanta benedizione, tanta ricchezza di benedizione, tanta amabilità da Dio nostro Signore, perché la scelta è una scelta di amore, è una scelta di dono, è una scelta forte. La scelta è fatta così, ricordando quello che ha fatto la Beata Vergine, quello che ha fatto nella sua vita, quello che ha detto nel suo messaggio di Fatima. Noi invochiamo tanto amore di Dio proprio perché abbiamo una Mediatrice potente, grande, capace di ottenerci tutte le grazie.

E, nel suo nome, facciamo un augurio: l’augurio che sia sempre una vita di fede. La fede conquistata, la fede amata è una fede che trionfa ed è bellissima.

Noi ti auguriamo un crescendo sempre prodigioso nella fede; noi ti auguriamo un profondo senso della preghiera, perché la preghiera sia la tua gioia, perché la preghiera sia il tuo conforto, perché la preghiera sia veramente la tua ricchezza.

Ti auguriamo poi tanta amicizia e tanta fraternità, perché essere battezzati è essere immessi nel Corpo Mistico con Gesù e con tutti quelli che sono nella Chiesa: con gli angeli, con i santi e con quelli che, in nome di Gesù, vivono su questa terra. Noi ti auguriamo perciò che l’amicizia sia una tua gioia, sia la tua forma di conquista. La tua vita non si senta isolata, ma in piena fraternità.

Ci dobbiamo voler bene e dobbiamo capire che è proprio l’amore dello Spirito Santo che ci unisce, che ci dà il senso della vita, il senso della conquista, una conquista che nella vita è preziosa: la conquista della vita eterna.

CODICE 89ECN01366A
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 13/05/1989
OCCASIONE Omelia, Vigilia di Pentecoste, Novena Pentecoste – IX giorno, Battesimo/Cresima/Prima Comunione di una persona adulta
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Auguri alla battezzanda

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