Gn 11, 1-9; Rm 8,22-27; Gv 7, 37-39.
È la trepida attesa dello Spirito Santo che noi invochiamo, invochiamo perché sia veramente l’anima della nostra anima, la fortezza nostra, la guida meravigliosa in tutte le più diverse circostanze. Invochiamo lo Spirito incominciando l’anno mariano, un anno allora che noi insieme al Papa, insieme a tutta la Chiesa poniamo nelle mani della Madonna, nelle sue mani soavi e potenti. Poniamo questo anno perché anche per la nostra parrocchia sia un anno di rinnovata devozione, di rinnovata generosità, di un impegno di vera conversione. La Madonna, sposa dello Spirito Santo, è con noi perché noi possiamo ascoltare quello che lo Spirito ci vuol dire.
“Io − ha detto Gesù − vi manderò il Consolatore, lo Spirito di verità” (cfr Gv 15, 26). Dobbiamo imparare da Lui. Ed è uno Spirito che parla perché è uno Spirito che prende possesso della nostra anima, di noi che viviamo nella sua Chiesa. “Riempi i cuori dei tuoi fedeli”. Riempie, sazia, guida. Abbiamo bisogno di saper scegliere, abbiamo bisogno di educare la nostra volontà, di sapere convogliare e guidare la nostra sensibilità. Lo Spirito Santo anima di vita, anima di amore, anima del grande dono che dalla Trinità scende fino a noi.
Allora che cosa dobbiamo proporci per questo «Anno Mariano»?
Dobbiamo proporci prima di tutto una riflessione più profonda sulla nostra vita di fede, perché siamo chiamati a vivere e ad operare nella fede. Riflettere. Un anno perciò di maggiore contatto con la parola di Dio, di maggiore sforzo di meditazione.
Ancora: deve essere un anno di maggiore operosità. La Madonna è chiamata per eccellenza la Vergine saggia: non solo ha pregato, non solo ha conservato il silenzio, ha operato efficacemente secondo la volontà di Dio e opera tutt’ora continuamente in tutta la Chiesa del mondo. Maggiore fecondità di opere.
E, terzo, ci proponiamo un aumento della vera carità perché, se accogliamo lo Spirito, ci insegnerà l’amore vero del prossimo, ci insegnerà a subordinare le nostre esigenze e a guidarci nella intelligenza della carità.
Tre cose. Tre cose che matureremo, tre cose su cui ritorneremo di frequente, per operare così nel nome del Signore Gesù, che ci ha dato lo Spirito e ce lo comunica attraverso la mediazione della Beata Vergine.
CODICE | 87F5N01366N |
LUOGO E DATA | Sant’ Ilario d’Enza, 06/06/1987 |
OCCASIONE | Omelia, Sabato VII settimana Tempo di Pasqua, Vigilia di Pentecoste |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | L’inizio «Anno Mariano» nell’ attesa dello Spirito Santo |
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