24/02/1974 - Omelia VII Domenica Ord ore 6.30

Sant'Ilario d'Enza, 24/02/1974
Omelia, VII Domenica Tempo Ordinario - Anno C - Messa ore 6,30

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1 Sam 26, 2. 7-9. 12-13. 22-23; 1 Cor 15, 45-49; Lc 6, 27-38

MESSA ORE 6, 30

Siamo chiamati oggi dalla Parola del Signore a riflettere sulla vera essenza della nostra fede. Ed è così che, essendo noi amati da Dio, dobbiamo fare un'unica cosa con lui e perciò dobbiamo amare ciò che Dio ama e Dio ama tutte le sue creature, tutte, le buone e le cattive. Ama anche i peccatori, anzi, per i peccatori il Signore è sceso dal cielo ed ha aperto le braccia sulla croce. “Sono venuto”, ha detto lui, “non sono venuto per i giusti, sono venuto per i peccatori”. Ed allora è evidente che, guardando le cose come le guarda il Signore, amando come lui le ama, dobbiamo amare tutti, tutti quanti; dobbiamo amare gli uomini con un cuore molto largo.

E perciò le conseguenze sono evidenti: questo donare senza calcolo, questo perdonare senza riserve, questo porci continuamente in posizione di altruismo, questo essere completamente a disposizione degli altri come lo siamo di Dio.

E notiamo bene allora che la prima caratteristica del nostro amore, la fondamentale e l’assoluta, è proprio questa visione che fa dell’amore un amore soprannaturale. Non amiamo allora per solidarietà umana, non amiamo così, semplicemente nell’istinto di coloro che sono nella stessa gabbia: noi amiamo con il cuore del Cristo, perché noi vediamo con gli occhi del Cristo.

Ed applichiamo questo allora alla nostra vita di ogni giorno, a tutte quelle azioni che si richiedono da noi di comprensione, di pazienza, di generosità, di dominio di noi stessi, del non fare pesare agli altri, di non essere nell’esigenza e nella pretesa, del saper passar sopra e non essere permalosi, nel sapere essere sempre in posizione di dono, anche quando gli altri non se lo meritano. “Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro”: ecco la regola che dobbiamo tenere, una regola molto forte, che richiede molta preghiera, che richiede un cuore molto largo. La Sacra Scrittura dice di Salomone, che aveva un cuore largo come l’arena che è sul lido del mare. Ecco, se Salomone prima di Gesù aveva un cuore così, cosa deve avere un cristiano, che ha accolto questa Parola del Signore e ha visto l’esempio di Gesù che ha sempre donato, che ha donato e che ha perdonato come ha perdonato lui sulla croce?

Riflettiamo e vediamo quello che ci resta da migliorare e da rendere più grande e più efficace.

CODICE 74BPO01336N
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 24/02/1974
OCCASIONE Omelia, VII Domenica Tempo Ordinario - Anno C - Messa ore 6,30
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Amare
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