26/05/1974 - Omelia VII Domenica Pasqua Prima Comunione

Sant'Ilario d'Enza, 26/05/1974
Omelia, VII Domenica Tempo Pasqua - Anno C - Prima Comunione

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At 7, 55-60; Ap 22, 12-14. 16-17.20; Gv 17, 20-26;

Vi voglio molto attenti, bambini e bambine, perché la prima parola è per voi, è per voi che state per ricevere la cosa più grande, la cosa più bella. Ma voi mi dite subito: non è una cosa. Sì, vi state per incontrare con una Persona, con una Persona viva, risorta; col Signore Gesù vi state per incontrare. E tutta la vostra anima è tesa a questo, per questo vi siete preparati e per questo tutta la comunità parrocchiale è vicino a voi e prega per voi e nella preghiera formula gli auguri migliori per voi.

Che cosa vi auguriamo, bambini e bambine? Vi auguriamo che questo incontro con Gesù sia un punto fondamentale della vostra vita. Quando ci si incontra davvero con Gesù, non lo si può più dimenticare. Ricordate, bambini, che la Comunione non è un punto di arrivo, è un punto di partenza: partite oggi insieme con Gesù. Prima di riceverlo, rinnovate le vostre promesse del Battesimo, rendete dunque cosciente, responsabile il vostro atteggiamento cristiano.

Vi auguriamo che la vostra responsabilità con l’età si renda sempre più viva, sempre più forte, sempre più grande.

Vi auguriamo di crescere veramente con un senso profondo di fede. Abbiate la fede perché la fede è la sola salvezza, perché senza la fede tutto diventa inspiegabile. Imparate dunque a trovarvi con Gesù, a porre in Gesù tutta la vostra gioia. Ricordate: senza il Signore niente vale, senza il Signore niente ha senso, con il Signore c’è tutto.

Noi vi auguriamo così di crescere con lui, di diventare buoni sempre di più, di diventare la vera gioia dei vostri genitori, dei vostri cristiani genitori che vogliono veramente porre la loro educazione, così, nel seguito della prima Comunione.

Imparate ad amare Gesù, imparate ad amarlo tutte le domeniche nella Messa. Ricordate: la Messa è la Pasqua settimanale. Ricordate: la Messa è il cuore di tutte le settimane, non perdete mai la Messa! Ricordate che la Messa è un grande atto di amore a Gesù, è ancora l’unirci a Gesù per un grande amore al Padre, è un invocare per i fratelli di tutto il mondo le grazie e le benedizioni.

Amate la Messa! Venite alla Messa! Non disperdetevi mai dalla Messa! La Messa è di nuovo Gesù con noi, è di nuovo Gesù per noi, è di nuovo Gesù ogni settimana che ci dona il suo cuore! Amate la Messa, bambini! Il vostro grande proposito si concretizzi lì, nella Messa. Dalla Messa imparerete a diventare buoni, dalla Messa imparerete a fuggire il peccato, dalla Messa imparerete a voler bene a tutti, dalla Messa voi riceverete la gioia di poter essere nella vita qualche cosa di utile per tutti. Dalla Messa, sempre nella Messa.

Ed ora una parola a voi, genitori, e a tutti i presenti. Vi dico solo questo: avete sentito le parole che abbiamo letto nel Vangelo, Gesù che prega perché tutti siano una sola cosa, come lui è una sola cosa con il Padre. Le cerimonie come questa non ci devono solo commuovere, anche se ci commuovono perché hanno un significato profondo, ma ci devono costruire, devono ravvivare la nostra fede, devono crescere la nostra mutua carità. Dobbiamo, di fronte ai nostri bambini, rivedere il nostro atteggiamento cristiano, il nostro atteggiamento cristiano verso Dio: una fede più profonda, una pratica delle cose della fede più intensa, un grande amore verso tutti. Ci dobbiamo sentire una sola cosa. Troppe cose periodicamente ci dividono, non dobbiamo mai cercare la divisione, dobbiamo cercare l’unione, dobbiamo cercare di volerci bene nell’unica nostra fede, dobbiamo cercare che la nostra Messa resti sempre un atto di comunione tra di noi, oltre che con Gesù. Ci dobbiamo voler bene, perché siamo un unico popolo; ci dobbiamo voler bene così come siamo uniti adesso in Chiesa attorno ai nostri bambini. I bambini devono essere un segno e un motivo della nostra unità. Dobbiamo trovare nello sforzo nostro di presentare ai bambini una società migliore un grande motivo di bontà e di unione, qualunque sia il nostro sentimento su cose umane e passeggere.

Guardiamoci dunque fino in fondo all’anima, per esprimere da noi molta bontà, per essere molto generosi e così camminare coi nostri bambini verso la grande casa del Signore, perché questa nostra vita ci dice, così come ci è ricordato nella seconda Lettura: “Vieni, Signore Gesù”. Il Signore viene, noi gli andiamo incontro: la vita ha questo significato.

CODICE 74ERO01366B
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 26/05/1974
OCCASIONE Omelia, VII Domenica Tempo Pasqua - Anno C - Prima Comunione
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, bambini
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Incontrare Gesù
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