01/03/1981 - Omelia VIII Domenica Ord Matrimonio ore 11

Is 49, 14-15; 1 Cor 4, 1-5; Mt 6, 24-34

La Parola, che ci viene dal Vangelo, è una Parola di sicurezza e una Parola di confidenza. Il Signore ci assicura che ci è vicino. Gesù ha svelato il vero volto di Dio: il suo vero volto è un volto di Padre. Non siamo delle povere creature così, perdute sulla terra in mezzo a tutti gli astri celesti. Dio ci ama, Dio ci è vicino, Dio promette a noi la sua presenza salvifica meravigliosa e grande.

Quale augurio anche per gli sposi! Un augurio perché pongano tutto nel Signore, confidino in Lui e possano, volendosi bene, realizzare la loro missione nella vita. Ognuno ha la sua missione e la vita ha uno scopo proprio nella Provvidenza di Dio, proprio in questo amore, che non è un amore che “sta a vedere”, è un amore che interviene, è un amore che interviene beneficando, è un amore che è Creatore.

Noi vi auguriamo, ve lo auguriamo sinceramente, questa grande fede nella vostra vita, questo donarvi alla Provvidenza di Dio. Il Signore in ogni momento – lo ricorderete – il Signore ci vuol bene, il Signore non sbaglia mai, non manca mai. Il Signore ci è vicino con un cuore infinito.

Ed è in questa visione che invochiamo sugli sposi la grazia di Dio, la meravigliosa grazia di Dio, quella grazia che ci aiuta nei nostri momenti deboli, quella grazia che ci aiuta nei nostri momenti di sconforto e di pena, che ci aiuta a conservarci in quella giusta misura della gioia. Invochiamo questa grazia, perché invochiamo tutto quanto ci può essere di bene, perchè, quando auguriamo il Signore, è pienezza e pienezza che non tramonta.