18/06/1978 - Omelia XI Domenica Ord Matrimonio ore 11

Es 19, 2-6; Rm 5, 6-11; Mt 9, 36-38 . 10, 1-8

Il Signore ci dice che è vicino a noi, che ci ama. Il Signore dice che vuol salvi gli uomini, perché la vita degli uomini non si risolve nella vita presente, la vita presente con le sue contraddizioni e le sue lotte. La vita vera è la vita vissuta nella grazia di Dio in questa terra e che si prolunga oltre i confini dello spazio e del tempo. Ed è proprio questo il grande insegnamento di bontà, che ci dona il Signore. Ecco cosa auguriamo agli sposi, noi auguriamo che possano così, consacrando il loro amore davanti all’altare, vivere secondo il Vangelo, vivere nell’onestà e nella bontà che raccomanda il Vangelo, vivere così giorno per giorno nel loro dovere, facendo del bene a tutti, perché la vita diventa più bella e più grande nella misura del bene che si fa, della bontà che si esercita. Voi vorrete amarvi e, nel vostro amore, trovare sempre la benedizione di Dio e da lui attingere quella forza, quella grazia che vi permetta di camminare bene nella vostra vita. Il Signore è lui il Creatore e vuole che viviamo quei valori umani, che lui ha dato, e vuole che li innestiamo, che li vivifichiamo con quei valori di grazia, con quei valori di spiritualità, che egli ci comunica. Ecco, allora il tracciato della vita di un cristiano è un tracciato di onestà, è un tracciato di bene, è un tracciato di generosità. Noi vi auguriamo di essere contenti proprio nell’esercizio del vostro amore e nell’esercizio della vostra bontà. Noi vi auguriamo che le cose di Dio vi siano sempre famigliari, che le cose di Dio vi siano sempre speranza e grazia per il vostro avvenire, perché nell’avvenire sta tutto quello che l’uomo può fare nell’ordine della vita eterna. Ecco, vivete da veri cristiani nella speranza che il Signore sempre abbondi con voi, nella certezza che nella misericordia di Dio e nella sua provvidenza nulla vi potrà mancare.