19/06/1983 - Omelia XII Domenica Ord Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 19/06/1983
Omelia XII domenica tempo ordinario Anno C

Ascolta l'audio

Gal 3, 26-29; Sal 62; Lc 9, 18-24.

La Liturgia insiste: bisogna guardare a Lui, bisogna guardare a Gesù. Bisogna guardare a Lui nel suo mistero di salvezza e d’amore. Guardare a Lui è ricevere la vita, la salvezza, la gioia. Guardare a Lui, perché Lui è il Cristo di Dio, è Colui che il Padre ha inviato, perché ogni uomo trovi la strada della salvezza e della redenzione. È Lui, è il Signore Gesù, è il tutto.

Dobbiamo sentire forte quest’affermazione della fede, ne dobbiamo restare investiti, o, come dice la seconda lettura, dobbiamo finire per essere rivestiti di Cristo, Cristo tutto in tutti.

Ed è per questo che noi raccogliamo il pensiero di meditazione. È l’augurio che facciamo agli sposi. Raccogliamo il pensiero di riflessione sul rivestirsi di Cristo. Sì, ogni cristiano, deve essere un altro Gesù Cristo; non deve essere un seguace tiepido, non deve essere un compromesso tra le esigenze umane e le esigenze evangeliche. Un cristiano deve rivestirsi di Cristo, essere completamente coperto dai suoi meriti e dalle sue virtù.

“Vi ho chiamato amici – ha detto il Signore – perché tutto ciò che ho udito dal Padre ve l’ho fatto conoscere”. Egli ci ama, ci ha dato la verità e, dandoci la verità, ci ha chiamato alla vita, ci ha adornato della sua stessa potenza, della sua stessa virtù. Il cristiano non ha una piccola vocazione. Ogni cristiano ha una straordinaria vocazione: ha la vocazione a diventare un altro Gesù Cristo, a diventare simile a Gesù.

Un cristiano un altro Cristo: questa è la meta sublime ed è verso questa meta che voi, ponendo il matrimonio, volete tendere e volete poter realizzare nella vostra vita. Ecco l’augurio pieno, grande, affettuoso: che voi possiate realizzare il vostro ideale con pienezza, con continuità, con fervore, perché nella vostra vita mettiate le cose che durano sempre. Tutto in questo mondo passa, tutto è passeggero ed effimero. Resta solo quello che facciamo in Lui e che facciamo per Lui.

“Rivestitevi di Cristo”, prendete il suo amore perché diventi il vostro amore. Non amatevi di un amore solo umano. Non amatevi di un amore che per sua natura passa. Amatevi con un amore che dura, un amore che non tramonta, un amore forte e indissolubile: il Suo amore, l’amore che parte dal Suo cuore, dal Suo cuore che ha amato come nessuno sa amare, che ha amato fino alla morte di croce, che ha amato per tutti i secoli, che ci ama ancora, sempre, come la prima volta, nell’Eucarestia. Amatevi di quell’amore, rispettatevi come sa rispettare Gesù. Aiutatevi come sa aiutare Lui. Compite le opere di bene come Lui che ha evangelizzato con potenza e con grandezza. Realizzate proprio una vita in conformità con il suo dono, in conformità con il suo esempio.

Sia la vostra vita limpida e schietta. Guardate sempre alla volontà di Dio. Cercate nella vostra esistenza di avere unicamente un intento: quello di fare sempre, bene, in totalità, la volontà di Dio.

Per la fede in Cristo Gesù, voi siete diventati cristiani. Per la fede in Cristo Gesù voi dovete realizzare la vostra missione: missione di sposi, missione di genitori, missione nell’ambito della vostra Parrocchia e nell’ambito della società. Realizzate una pienezza, quella pienezza che dà la gioia; perché non è nell’egoismo, non è nell’orgoglio, non è nell’accontentare il disordine nelle proprie passioni la pace e la gioia. La pace e la gioia di Cristo restano indubbiamente solo per coloro che hanno dato la propria vita a Gesù.

E tutto questo vi sarà possibile se la vostra famiglia diventerà una famiglia egregia per la preghiera.

“Ha sete di te, Signore, l’anima mia”: il Salmo 62 esprime così tutto l’anelito di un’anima verso Dio. Noi vi auguriamo che si adempia nella vostra vita e che lo benediciate per tutta la vita, che nel suo nome alziate le vostre mani, che siate veramente colmi di quella pienezza che dà una preghiera forte e viva. Che siate così ogni giorno vicino a Cristo Signore con tutta la mente e con tutto il cuore, perché è in questo la sicurezza. La vita presenta delle lotte e presenta delle incognite, ma c’è Lui. È Lui vicino a voi, è Lui che vi ama, è Lui che vi assicura, è Lui che vi assiste.

Alzate a Lui le vostre mani e sarete come uno che è sazio al banchetto; con voci di lode sarà la vostra elevazione quotidiana e fervida.

Ecco, noi vi invochiamo questo. Vi invochiamo santità, vi invochiamo generosità, vi invochiamo perseveranza, vi invochiamo un perpetuo aiuto dal Signore, che renda santa, feconda e bella la vostra vita.

CODICE 83FIO0133BE
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 19/06/1983
OCCASIONE Omelia XII domenica tempo ordinario Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale, matrimonio
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Matrimonio
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS