25/06/1989 - Omelia XII Domenica Ord Matrimonio

Sant’Ilario d’Enza, 25/06/1989
Omelia, XII Domenica Tempo Ordinario – Anno C, Matrimonio

Zc 12,10-11; Gal 3,26-29; Lc 9,18-24.

Ci uniamo con gioia, con fede, all’affermazione di san Pietro: “Tu sei il Cristo”.

La nostra adesione a Lui è il fondamento di tutto. Dobbiamo riconoscere in Gesù il Figlio di Dio; dobbiamo riconoscere in Lui il Salvatore dal cuore profondamente amabile, quel cuore che per noi ha accettato persino il martirio. L’entusiasmo per Cristo deve investirci profondamente: è la persona più grande, più bella, più forte!

Amare Cristo; quanto è necessario! È l’unica risposta che si può dare alla vita. Amare Cristo e ricordare sempre che il primo ad amarci è Lui; è Lui che ci ama, che ci ama uno per uno, che ci ama con tutta la sua potenza e tutta la sua misericordia.

Ognuno di noi conosce i propri limiti; ognuno di noi sa di aver sbagliato molte volte e di essersi trincerato nel proprio orgoglio.

Cristo ci ama; Cristo ci ama in una maniera meravigliosa; nessuno ci può amare come Lui.

Ecco, proprio in questo sfolgorio di amore, sottolineato nella messa, gli sposi hanno voluto celebrare la festa del loro amore, un amore che durerà sempre, che durerà oltre i confini di questa terra perchè s’immergerà nel cielo.

Gli sposi hanno voluto celebrare nell’amore del Cristo il loro amore; hanno voluto corrispondere con tutte le forze al piano che Cristo stesso ha preparato perchè è tanto buono e tanto ricco.

Il Signore fa i suoi piani su di noi e li ha fatti in particolare per gli sposi. Non per niente si sono incontrati, si sono piaciuti, si sono scelti.

Ecco, in questo poema di amore, in questo poema di grazia, si afferma quello che tutti noi sappiamo: che il matrimonio è un sacramento, un intervento personale di Cristo. È Lui presente, qui, che unisce per sempre gli sposi. Il nostro augurio e la nostra preghiera si basano soprattutto su questo: Cristo è con voi, Cristo vi ama, Cristo vi benedice!

Siate sempre fedeli, siate sempre pronti. Siate fedeli alla preghiera, alla gioia della preghiera, perchè la preghiera è una grande gioia, è una meravigliosa gioia, perchè è colloquio con Cristo, è comunicazione con Lui, e perchè, nella preghiera, sentiamo di non essere soli, sentiamo di non essere in un caos indefinibile, di non essere trascinati qua e là come una foglia al vento.

Pregate, amate la preghiera e nella preghiera rinsaldate sempre la vostra linea di condotta; il vostro amore diventi sempre più grande, anche se vi sembra già grande; realizzate la partecipazione alla missione che il Signore vi darà: la missione della vita, di testimonianza alla vita, di testimonianza all’amore.

Vi raccomando soprattutto: siate testimoni in un mondo che non crede più alla vita, e crede alla morte; siate testimoni in un mondo che non crede più all’amore, un mondo che è immerso nell’egoismo e nell’odio. Siate testimoni di Cristo, perchè Cristo è l’unico che ha portato la parola di vita, ha portato la parola di amore.

Noi siamo uniti a voi e siamo partecipi della vostra gioia, perchè sappiamo che il Signore è meraviglioso e vi darà, pronte, tante e tante grazie.

CODICE 89FQO0133BE
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 25/06/1989
OCCASIONE Omelia, XII Domenica Tempo Ordinario – Anno C, Matrimonio
DESTINATARIO Comunità parrocchiale, sposi
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Cristo ci ama; auguri agli sposi
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