27/06/1982 - Omelia XIII Domenica Ord Fidanzamento

Sant'Ilario d'Enza, 27/06/1982
Omelia, XIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Fidanzamento

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Sap 1,13-15; 2,23-24; 2 Cor 8,7.9.13-15; Mc 5, 21-43

Adoriamo Gesù, il Re della vita, il Signore dell’immortalità. Con Lui non c’è morte, non c’è morte perché Dio non ha fatto la morte, Dio non l’ha fatta perché da Lui viene un fiume continuo di vita e di amore; la morte l’ha fatta il peccato e solo chi ama il peccato, ama la morte.

Lo dobbiamo meditare a lungo, perché siamo tentati, sempre tentati di confondere il peccato con la felicità. E il diavolo, che è stato bugiardo fin dall’inizio, insinua nei nostri cuori questa colossale menzogna, che si possa godere nel peccato, che si possa star bene nel peccato. Il peccato ha generato la morte, dal peccato è venuta ogni tristezza.

Sentiamo com’è vero che aderire a Gesù è aderire all’infinita ricchezza di amore che non teme la morte, che non teme la tristezza, che non teme l’angoscia. Aderire a Lui.

Oh, potessimo avere la fede di quella donna! Potessimo! Basta toccargli il mantello, basta cioè avere un contatto di fede con Lui, e allora, e allora quello che langue in noi, quello che è pesante, che è difficile diventa, mediante Lui, un’opera di serenità e di pace.

Abbiamo sentito nella seconda Lettura: “Il Signore nostro Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per noi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8, 9). Lo sappiamo bene: Egli si è fatto povero, uno che serve; si è fatto povero, uno che rifiuta quei beni che vengono cercati da tutti; si è fatto povero, cioè ci ha dato l’esempio di come dobbiamo camminare verso la vita, ci ha dato la possibilità di diventare ricchi.

Ecco allora: Cristo risorto è la grande sorgente di vita; noi possiamo attingere da Lui, dal suo Cuore, dal suo infinito amore, possiamo avere quanto ci è necessario per potere, con il cuore gonfio di gioia, andare incontro a tutte le cose che ci aspettano. Con il cuore gonfio di gioia, perché c’è Lui, perché siamo sicuri del suo amore di Redentore, perché siamo sicuri che Lui non respinge nessuno che venga a Lui. In quella grande folla c’era la donna che credeva e sperava ed è avvenuto il miracolo. Non ci dobbiamo mai sentire così poveri, così deboli, così peccatori da non avere totale fiducia in Lui.

Crescere, crescere, crescere, nella fiducia! Noi dobbiamo sentire che Gesù è Redentore, presente a noi, presente nella nostra vita con la stessa mirabile forza, con la stessa tenerezza, con la stessa generosità.

Andare da Lui: ecco allora il primo nostro proposito, andare da Lui, andare sempre da Lui. Andiamo da Lui con la preghiera fervorosa, con la preghiera di fede che sgorga, di speranza che va oltre le attese di questa terra. Andare da Lui. La ricerca di Dio, come dice il Salmo: “Cercate il Signore” perché egli si fa trovare (Sal 105, 4; 27, 8); “Cercate il Signore”.

E la seconda cosa: seguiamo il suo esempio, un esempio fatto proprio per noi, dato a noi perché lo possiamo raccogliere. Il Vangelo non è stato fatto per gli angeli: è stato fatto per noi e tutte le parole del Vangelo noi riusciamo a tradurle con il suo aiuto, se vogliamo. Seguire Lui, seguire Lui nostro modello e nostro esempio; seguirlo e mettere in Lui tutte le nostre cose, perché tutte siano sante nel suo amore.

Il Cuore di Cristo Signore si apre a tutti i nostri valori umani; tutto è santificato in Lui, tutto diventa salutare e bello in Lui.

Amiamolo dunque, accogliamo il suo amore di Redentore, accogliamo il suo amore di amico. Proseguiamo: ogni tappa deve essere così una nuova gioia, ogni tappa deve essere così un dono a noi stessi e un dono agli altri, perché, più ci avviciniamo a Cristo Signore, più riusciamo ad amare anche coloro che ci sembrerebbero lontani e a donare quanto Lui ci ha messo nel cuore.

CODICE 82FSO0133CD
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 27/06/1982
OCCASIONE Omelia, XIII Domenica del Tempo Ordinario - Anno B - Fidanzamento
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Adesione al Signore e sequela – Fiducia e speranza in Gesù Redentore
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