11/07/1982 - Omelia XV Domenica Ord

Sant’Ilario, 11/07/1982
Omelia, XV Domenica Tempo Ordinario - Anno B

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Am 7, 12-15; Ef 1, 3-14; Mc 6, 7-13

“E partiti predicavano che la gente si convertisse” (Mc 6, 12). L’annuncio di Gesù era questo: “Convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1, 15).

Sentiamo il bisogno di una perenne conversione, perché il Signore ci ha visti un’unica cosa con Cristo. “Ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale, ci ha scelti prima della creazione del mondo perché fossimo dei santi” (cfr. Ef 1, 4-6). Questo si intende per conversione. Per essere un vero cristiano non basta una vaga religiosità, non basta nemmeno un’onestà puramente umana. Egli ci ha scelti per essere santi: questa è la parola della Scrittura e questa dev’essere la nostra continua meditazione, perché l’evangelizzazione deve nascere dalla nostra vita, tutta la nostra vita dev’essere di Cristo, dobbiamo formare con Lui un unico organismo, un unico corpo, come diceva san Paolo: “Voi siete le membra di Cristo, siete sua parte” (1 Cor 12, 27). E ci dovremmo vergognare quando, dopo anni di devozioni, ci dovessimo riconoscere così lontani, così imperfetti, così primitivi nello svolgersi della vera virtù. E non è che non ci manchino i mezzi, perché “Lui ci ha redenti mediante il suo sangue e il suo sangue ha una potenza infinita. Questa ricchezza della sua grazia egli l’ha abbondantemente riversata su di noi, l’ha riversata con ogni sapienza e intelligenza” (cfr. Ef 1, 7-8). “Ci ha chiamato ad essere figli adottivi” (Ef 1, 5) di Dio in conformità a Cristo. Ognuno di noi deve sentire allora forte, inequivocabile, stimolante questa volontà di Dio: che siamo come Cristo, che cerchiamo di avere gli stessi sentimenti suoi, che abbiamo così almeno l’inizio delle sue virtù, perché se Lui è il divino Capo nostro, noi, sue membra, non dobbiamo essergli difformi. Se Lui è stato con il cuore pieno di carità, se è stato umile e generoso, puro e paziente, così dev’essere anche la nostra vita, così noi sentiamo che la ricchezza della sua grazia è in noi, è sempre con noi. Nel mistero Eucaristico abbiamo la sua presenza e la sua attività, nel mistero dell’Eucaristia abbiamo la forza e la gioia.

Imponiamoci allora di essere come Lui ci ha voluto, sale e luce, per essere sapidi di Lui e per riverberare agli altri la mirabile sua luce.

CODICE 82GAO0133EN
LUOGO E DATA Sant’Ilario, 11/07/1982
OCCASIONE Omelia, XV Domenica Tempo Ordinario - Anno B
DESTINATARIO Parrocchia
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Bisogno di conversione – Conformità Cristo nella santità
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  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
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    Umberto Roversi

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