Gn 18,1-10; Col 1,24-28; Lc 10,38-42.
Il Signore ci insegna l’uso del tempo. Marta compiva un’azione importante, necessaria, ma ancora più necessaria era la parte che faceva Maria.
Il tempo. È sull’uso del tempo che saremo giudicati, perché il tempo è la grazia fondamentale che ci dà il Signore: adoperarlo bene, adoperarlo giustamente, adoperarlo con sapienza. Il Signore ci ha insegnato che il tempo ottimo è il tempo dell’ascolto di Lui, della sua parola, della conversazione con Lui. È l’ottimo, quello che è più necessario e più vitale. Ed è la cosa che con molta perspicacia dobbiamo porre in ogni nostra giornata.
Usare bene il tempo; è usato male quando è usato per il proprio egoismo, per la propria vanità. Quanto tempo diamo forse a ciò che non merita! È tempo perso, tempo usato non a gloria di Dio, usato per il capriccio, usato per la rabbia, usato per il risentimento, usato per l’ozio, usato per la pigrizia, usato in un senso di esclusivismo egoistico.
Dobbiamo domandare al Signore di saper rifiutare l’uso sciocco e capriccioso del tempo, perché amministriamo un dono di Dio e questo dono di Dio va usato secondo le sue intenzioni.
Ecco perché la virtù base è fare la volontà di Dio, è utilizzare il tempo secondo quello che ci insegna il Signore.
Vogliamo quindi proporci in questa domenica l’uso sapiente e santo del tempo, l’uso nella sua volontà. E approfittiamo di questo tempo che Lui ci regala per rinsaldarci nella preghiera, per essere più pronti ad avere la parola di Dio come nostra guida.
Sappiamo approfittare del tempo della distensione e del riposo per trovarci più energici, più forti, più costruttivi nella vita solita di ogni giorno.
E adoperiamo il tempo nella carità, perché la carità è ciò che ci fa essere meritevoli davanti al Signore.
Marta si era arrabbiata e rimprovera anche Gesù: “Non sei capace di dirle di aiutarmi?”. Bisogna che noi impariamo che il tempo usato per la carità è un tempo reso prezioso. Volerci bene e scambiarci l’aiuto, scambiarci la comunione nelle cose, scambiarci i gesti di amicizia, i gesti di perdono, i gesti di comprensione, i gesti che non escludono nessuno, ma a tutti danno quello che è possibile.
Domandiamo al Signore questa grazia: valorizzare la preghiera, valorizzare la carità, vincere il nostro egoismo e la nostra pretesa per essere sempre nella volontà di Dio.
CODICE | 89GOO0533FN |
LUOGO E DATA | Saint Nicolas (AO), 23/07/1989 |
OCCASIONE | Omelia, XVI Domenica Tempo Ordinario – Anno C |
DESTINATARIO | Ragazze campeggio |
ORIGINE | |
ARGOMENTI |
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