24/07/1977 - Omelia XVII Domenica Ord Scambio campeggi

Cervatto, 24/07/1977
Omelia, XVII Domenica Tempo Ordinario – Anno C - Conclusione campeggio maschile e inizio quello femminile

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Gn 18,20-21. 23-32; Col 2,12-14; Lc 11, 1-13

Oggi è un giorno di vera gioia, bisogna sentire questa gioia in profondità.

Alla gioia di essere insieme si aggiunge la gioia di celebrare la grazia di Dio, che si chiama questa casa, perché l’abbiamo voluta chiamare e intitolare alla Madonna.

Perché la chiameremo la Beata Vergine della Comunità?

In questa casa abbiamo trovato un’immagine e sotto vi è scritto: “Mi hanno posto come custode”, è una frase della Scrittura.

La Madonna custodisce le anime, la Madonna è l’Ausiliatrice, la Madonna è mirabile nei suoi doni, la Madonna è posta così in adorazione davanti al Bambino. Lei ci insegna la via per Gesù, la strada per Gesù, lei ci insegna ad essere nel vero spirito della Chiesa, che è spirito di unione e spirito di fiducia, spirito di fiducia perché la Chiesa sa di essere guidata dallo Spirito Santo, sa che ha dei doni meravigliosi, che il Signore non manca mai ai suoi.

Noi vogliamo farci insegnare dalla Madonna l’Eucarestia, l’Eucarestia mirabile mistero di amore e di grazia, noi ci vogliamo fare insegnare da lei il nostro comportamento: per quelli che partono, perché custodiscano le grazie che hanno avuto, grazie d’intelligenza e di fraternità, e per coloro che sono venute, perché questo periodo insieme sia un periodo meravigliosamente sereno e costruttivo, perché s’impari l’amicizia, perché si svolga un itinerario fatto di buona volontà e di semplicità.

Vorrei che capissimo l’importanza di questa cosa.

Il testo del Vangelo ci ricorda la meravigliosa potenza della preghiera, ci dice che la preghiera è fatta proprio per avere lo Spirito Santo: “Egli darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono”.

Cosa vuol dire avere lo Spirito Santo? Lo Spirito Santo si effonde in noi, lo Spirito Santo si comunica a noi: resta la nostra docilità e la nostra umiltà, resta la nostra perseveranza e il nostro sforzo, resta il corrispondere al bussare che fa Dio alla nostra anima, perchè dobbiamo vincere col suo aiuto delle resistenze, dobbiamo buttare via dell’egoismo, dobbiamo temprarci al servizio di Dio e capire che la vera gioia è in lui, vorrei dire di più, che la sola gioia è in lui, che

quando un’anima non riesce a superare il suo egoismo, non sarà mai contenta.

Il segreto della gioia per ogni singola anima e per i gruppi sta qui: nel sapere essere come il Signore ci ha insegnato, nell’essere fedeli sempre a questo suo indirizzo.

Ecco la sicurezza che questo è un luogo di preghiera e un luogo di preghiera sotto la guida e la protezione della Madonna.

Quindi la Liturgia di oggi dà il ricordo a quelli che partono, ricordo di preghiera, bisogno di preghiera, sicurezza di preghiera e a coloro che sono venute che un campeggio riceve nella preghiera il suo cuore, che nella preghiera ha la sua musica e la sua armonia, che nella preghiera si risolve tutto con serenità e con fede.

Io spero che la Madonna, che ci ha chiamati qui in una sua casa, voglia proprio sigillare con la sua intercessione i nostri propositi, i propositi di ognuno.

CODICE 77GPO0933GN
LUOGO E DATA Cervatto, 24/07/1977
OCCASIONE Omelia, XVII Domenica Tempo Ordinario – Anno C - Conclusione campeggio maschile e inizio quello femminile
DESTINATARIO Campeggio estivo giovani
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La Beata vergine della Comunità: “Mi hanno posto come custode”
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