14/08/1983 - Omelia XX Domenica Ord

Sant’Ilario d’Enza, 14/08/1983
Omelia XX domenica tempo ordinario Anno C

Ascolta l'audio

Lc 12, 49-57

La liturgia oggi insiste perché capiamo bene la Parola di Dio, quella Parola che Lui rivolge a tutta la comunità degli uomini e ad ogni singolo uomo. Avete sentito: ha paragonato la Parola al fuoco. Ha paragonato la Parola a un battesimo, a una lavanda e ha detto che la Parola è divisione: “Non sono venuto a portare la pace, ma la divisione”. Vuol dire allora che la verità del Signore non è la verità degli uomini, non è l’opinione degli uomini, non è l’opinione della maggioranza degli uomini e chi prendesse a criterio di verità il numero, si sbaglierebbe.

La Parola di Dio è luce che viene dall’alto, luce che l’uomo deve ricevere con gioia e con riconoscenza, anche se brucia come brucia il fuoco, anche se è necessario operare una trasformazione totale, un battesimo, anche se è necessario dividerci dove sarebbe più caro, e a prima vista necessario, convivere.

La Parola di Dio è Parola che non conosce patteggiamenti, che non conosce alcuna forma di compromesso. Pensiamolo bene, perché il compromesso è la più facile delle tentazioni, la più facile. Un colpo a destra e un altro a sinistra, un tentare di stare in mezzo, un conciliare il Vangelo con il mondo, il compiere delle acrobazie molto, molto dannose. Il Signore dice no! La Sua verità va accettata con pienezza, va accettata con amore, va accettata con entusiasmo, perché è sua, perché Dio è la verità eterna ed è l’amore infinito.

Ecco, la riflessione si fa forte, sia che l’applichiamo a tutti noi insieme, sia che l’applichiamo ad ogni nostra anima. I nostri compromessi, il nostro volere servire Dio e i nostri comodi, il nostro volere servire Dio e poi arrangiarsi nella sciocchezza che si presenta e che si presenta ogni giorno. Il Signore dice: è fuoco. Il Signore dice: è battesimo. Ecco, vedere in che cosa non serviamo il Signore in totalità: nella carità? Nell’amore verso gli altri? Nella pratica di un egoismo che non vuol mai lasciare le sue conquiste? Ognuno di noi ci pensi e senta, come dice la Lettera agli Ebrei, che dobbiamo fissare lo sguardo su Gesù. Ecco il cristiano che guarda Gesù.

Guardare a Gesù, autore della fede e perfezionatore. Cercare quindi di vedere il suo esempio, che in cambio della gioia che gli era proposta, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia.

Guardare a Gesù, ascoltare la Parola, imitare l’esempio, partecipare in piena comunione alla sua esperienza.

CODICE 83HDO0133JN
LUOGO E DATA Sant’Ilario d’Enza, 14/08/1983
OCCASIONE Omelia XX domenica tempo ordinario Anno C
DESTINATARIO Comunità Parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La Parola di Dio
Condividi su
MOVIMENTO FAMILIARIS CONSORTIO
Via Franchetti, 2
42020 Borzano
Reggio Emilia
Tel: + 39 347 3272616
Email: info@familiarisconsortio.org
Website: familiarisconsortio.org
  • “È evidente come Don Pietro abbia vissuto il suo sacerdozio
    tra la vita delle persone, condividendo tutto. 
    In fondo, forse, è il segreto più prezioso che ci ha svelato.”
    Umberto Roversi

© 2022 Movimento Familiaris Consortio | Via Franchetti, 2 42020 Borzano (RE) | info@familiarisconsortio.org |Privacy Policy | COOKIE POLICY | SITEMAPCREDITS