Lc 18, 1-8
è Gesù stesso che insiste, insiste di pregare, perché ci vuole dare tutto, vuole però questa collaborazione questa apertura del cuore, vuole che ognuno di noi si apra ai suoi tesori, alle sue grazie. Avete udito cosa dice Gesù: pregare sempre, pregare senza stancarsi; ma noi ci stanchiamo presto, ma noi abbiamo scarsa fiducia e resta sempre l’amara constatazione di Gesù: “se aveste tanta fede come un granello di senape”. Non l’abbiamo, perché facciamo troppo conto su di noi, facciamo troppo conto sulle cose di questo mondo e la nostra preghiera non è come deve essere, non è un abbandono totale, una fiducia senza misura. Facciamo fatica a distaccarci e a porre tutta la nostra speranza in Lui.
La virtù teologale della speranza è una delle virtù che ci mancano maggiormente. Speranza: che cosa vuol dire? Speranza è la sicurezza della promessa del Signore, perché Lui è fedele, infinitamente fedele alle sue promesse. Ci ha fatto suoi figli, ci ha fatto fratelli di Gesù, ci ha fatto eredi del Paradiso!
Oh, capiamola bene questa parola: un’eredità il Paradiso! Lo abbiamo imparato fin da bambini: un’eredità. Vuol dire che il Paradiso viene a noi perché ereditiamo dal Padre, ereditiamo la sua infinita ricchezza, ereditiamo la sua infinita gloria, entriamo in un pieno possesso del suo amore.
Dio ce lo ha promesso e ci ha promesso gli aiuti per arrivare fin là. Ci ha promesso che ci prende per mano, che ci guida, che nessun ostacolo è così potente da chiuderci il cammino. Ce lo ha promesso e lo mantiene e dice il Signore: “Pregate”, cioè mettetevi in quelle disposizioni d’animo che sono necessarie per ricevere. Mettetevi in quelle disposizioni per cui capite e capite fino in fondo che tutto viene da Lui, che tutto può condurre a Lui se voi lo volete, che tutto è nell’ordine magnifico di una provvidenza che non viene meno, di una provvidenza mirabile. Siamo condotti da Dio, e, mentre i pagani si scandalizzano dei dolori e delle sofferenze, mentre i pagani restano nell’enigma e non si sanno spiegare e non si possono spiegare le cose di questo mondo, noi nella virtù della speranza spieghiamo tutto, perché tutto non è lasciato al fato, al destino, ma tutto è guidato dalla provvidenza e chi si affida alla provvidenza ha la pace del cuore, ha la serenità dell’anima, ha la certezza del domani.
Oh, accresciamo nella fiducia accresciamo in quella che è la nostra grande stima della preghiera di impetrazione, di intercessione per noi e per gli altri. Il Signore ci ha detto “chiedete”: dobbiamo chiedere. Il Signore ci ha detto “bussate” e noi dobbiamo bussare. Ci ha detto “attendete con fiducia, Dio vede tutto”, aspettiamo con sempre maggiore fiducia e così, guidati da Lui, ogni giorno sia impreziosito dalla nostra preghiera, sia guidato dalla nostra certezza, dal nostro amore, dalla nostra viva attesa. Aspettiamo sempre da Lui e tutto da Lui: proprio in questo sforzo di distaccarci dalle cose della terra, dalla nostra stolta autonomia sta un grande segreto della vita cristiana.
Cresciamo nella preghiera, preghiamo molto, viviamo molto la nostra fiducia nella provvidenza ed è in quest’ordine che noi ci congratuliamo con gli sposi, ci congratuliamo vivamente. Ci congratuliamo delle grazie che hanno ricevuto e diciamo: il Signore vi doni sempre di più. È la nostra corale preghiera di oggi, è la nostra intercessione comunitaria; noi vi auguriamo ogni bene perché vi auguriamo la pienezza della grazia di Dio, della consolazione di Dio, del conforto di Dio, di quella grazia meravigliosa che il Signore dona a chi confida in Lui. Sì, proprio a chi confida. E il vostro gesto di ringraziamento denota ancora questa vostra confidenza. Noi desideriamo dal Signore una pienezza, perché, come dice la scrittura, “Chi confida in Lui non resta mai confuso”. Il buon Dio vi doni la certezza della validità della vostra opera, vi doni la pienezza della vostra fede e del vostro amore, quella pienezza che viene dallo Spirito Santo ed è auspicio di sempre nuove grandi meravigliose grazie.
CODICE | 83lfo0133se |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza,16/10/1983 domenica 29° fra l’anno -Matrimonio |
OCCASIONE | Omelia XXIX domenica tempo ordinario anno C |
DESTINATARIO | Comunità Parrocchiale, XXV matrimonio |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Pregare con fede |
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