07/10/1984 - Omelia XXVII Domenica Ord B.V Rosario

Sant'Ilario d'Enza, 07/10/1984
Omelia, XXVII Domenica Tempo Ordinario – Anno A; B.V. del Rosario

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Is 5, 1-7; Fil 4, 6-9; Mt 21, 33-43.

La festa delle Beata Vergine del Rosario è motivo per noi di profonda letizia, perché sentiamo come sia Lei che ci introduce nei misteri di Gesù, cioè nell’amore di Gesù, cioè nello splendore dei misteri di Gesù perché i misteri di Gesù, che meditiamo nel Rosario, sono i misteri della nostra salvezza, della nostra elevazione; sono i misteri della nostra sicurezza, della nostra forza.

La Beata Vergine del Rosario dice così, lo dice ad ognuno di noi che il Signore è nato per noi, ha sofferto per noi, è risorto per noi, perché noi possiamo essere la vigna che dà frutto, non la vigna che viene abbandonata perché infruttuosa e sterile, non la vigna che resta così desolata, perché non corrisponde. Ogni mistero di Gesù è nostro, nostro nel modo più completo; nel senso più vivo della parola è nostro: dato per noi, contiene frutti per noi, contiene segreti di gioia per noi. Ogni mistero è perciò un’oasi di fede, è una palestra di amore, è un motivo di grande ed esultante meditazione.

Oggi dobbiamo domandare proprio questa grazia: di valorizzare il Rosario, di viverlo con grande devozione e con grande impegno, di vivere questo Rosario, perché è stato suscitato dalla grazia dello Spirito Santo nella Chiesa e porta incredibili frutti di bene.

Dobbiamo avere quella che si chiama «la devozione del Rosario», dobbiamo cioè sentire che ogni giorno ci dobbiamo intrattenere con la Beata Vergine perché ci insegni Gesù, ci insegni le opere di Gesù, ci insegni a fruttificare per Gesù, ci insegni a staccarci dal nostro egoismo, ad educarci al vero amore; ogni giorno ci insegni a fare il nostro dovere come lo ha fatto la famiglia di Nazareth. Ogni giorno dobbiamo accettare le prove che ci dà il Signore, perché è giusto che siamo partecipi della redenzione, è giusto che ogni giorno coltiviamo la nostra speranza perché siamo chiamati ad essere risorti ed essere nella gloria con Gesù. La vita del cristiano è così modulata su quella di Gesù, modulata in una armonia che deve crescere sempre di più, vincendo le nostre tentazioni e i nostri pericoli.

Oh, sì, vogliamo che il Rosario rappresenti veramente un punto forte della nostra spiritualità, un punto sul quale basarci sempre nei momenti lieti come nei momenti difficili. Il Rosario! Il Rosario nelle nostre mani, il Rosario nel nostro cuore, il Rosario nel nostro tempo, il Rosario in quelle che sono le costanti linee di pietà, che devono distinguere il nostro Cristianesimo. Il Rosario!

Promettiamo oggi di vivere nella contemplazione della vita di Gesù con Maria, e come Maria servire il Signore: servirlo con coraggio, servirlo con forza, servirlo con umiltà. Servire il Signore! La nostra vita è per il servizio di Dio. Tutto ci deve servire a conoscerlo, ad amarlo e a percorrere così il sentiero della sua volontà fino in fondo con gioia, con forza, con perseveranza.

CODICE 84L6O0133QN
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 07/10/1984
OCCASIONE Omelia, XXVII Domenica Tempo Ordinario – Anno A; B.V. del Rosario
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI Il Rosario introduce nei misteri della nostra salvezza
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