07/10/1984 - Omelia XXVII Domenica Ord Funerale

Sant'Ilario d'Enza, 07/10/1984
Omelia, Domenica XXVII Tempo Ordinario − Funerale

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Gv 11, 32-45.

Abbiamo ascoltato parole di speranza, abbiamo ascoltato parole di risurrezione, perché sappiamo che la fede è mirabile, la fede prepara la gloria, il dolore prepara la gioia. Il tempo fugace e così povero, così frazionato in tante cose, prepara un’eternità.

Parliamo di risurrezione con una convinzione profonda, perché la nostra defunta ha vissuto nella fede, è stata un’anima di profonda fede, di viva devozione, è stata esemplare e noi sappiamo che le opere buone sono in mano a Dio e le opere buone portano sempre il loro ricco frutto. Quante opere buone ha fatto nella fede! Nella fede è stata una sposa esemplare, è stata una vera mamma cristiana, che ha tirato su bene i suoi figli, che ha dato alla Chiesa un figlio sacerdote, in una convinzione profonda di generosità e di impegno. Ha saputo compiere le opere di Dio anche fuori dalla sua famiglia, ha amato il decoro della Chiesa di Dio e per tanti anni si è così lodevolmente prodigata. Per le opere di Dio ha lavorato nell’Azione Cattolica, per le opere di Dio ha saputo essere presente dovunque si richiedeva la sua azione preziosa, generosa sempre.

Oh sì, guardiamo perciò con fede. Anche noi guardiamo con la fede che ci fa sentire che la realtà vera è la realtà che parte da Dio e termina in Dio. Non possiamo essere con poca fede, quando lei è stata di tanta fede e ci ha dato l’esempio, ha pregato fino in fondo, si è affidata al Signore, ha sentito le sue responsabilità. Animiamoci anche noi a compiere il bene, a compiere tutto il bene che sta in mano nostra, a compierlo con la soave certezza che il Signore ci è vicino e vede tutto quello che facciamo, vede tutto! Alle volte il peso si accentua su di noi, alle volte sentiamo l’angoscia, alle volte sentiamo come i giorni sono difficili; guardiamo in alto, guardiamo al Signore, sentiamo la sua mirabile presenza, sentiamolo sempre presente nella nostra vita!

Ha detto Gesù sulla tomba di Lazzaro: “Togliete la pietra!”. Ecco, proprio così, dobbiamo togliere la pietra: la visione troppo umana delle cose, il peso che si frappone e impedisce. Guardiamo: il Signore è con noi e la sua parola è onnipotente ed eterna.

L’esempio della defunta resti insegnamento a noi, resti incitamento a fare bene, a fare tanto, a fare generosamente, a fare come vuole il Signore, perché chi dà a Dio non perde, non perde nemmeno una piccola particella, non perde, guadagna. Ha dato alla Chiesa un sacerdote, ha dato alla Chiesa delle famiglie cristiane, col suo sposo ha edificato il regno di Dio. Ecco, noi sappiamo, il Signore ricompensa, dona e dalla terra dell’esilio si passa alla visione serena della vita, che non viene meno. La Chiesa ci insegna sempre a dire: “Signore noi ti lodiamo con gli angeli (Prefazio dei Defunti). Sì, ti lodiamo con gli Angeli in questa terra, ma ti vogliamo lodare per sempre con loro nella visione beata”.

Dalla parrocchia di Felina il parroco manda la sua partecipazione e scrive: “La comunità di Felina, presente con alcuni suoi membri qui a Sant’Ilario alle esequie della mamma di don Giorgio, sta celebrando in parrocchia in questo stesso istante una solenne santa Messa di suffragio per la signora Anselma. Si unisce al cordoglio del papà Dione, dei famigliari, dei parrocchiani di Sant’Ilario; professa con essi il suo credo nella vita eterna, vita eterna che è per tutti, ma di specialissimo gaudio per le mamme dei sacerdoti, che hanno donato alla Chiesa gli operatori diretti del regno di Dio. Promettono di mantenere un ricordo fatto di preghiera e riconoscenza per colei che ha trasmesso, nel figlio sacerdote, i sentimenti più delicati di una maternità, che egli dona generosamente da qualche anno a Felina e in altri molteplici parrocchie della montagna. Il parroco don Zanni”.

CODICE 84L6O0133QF
LUOGO E DATA Sant'Ilario d'Enza, 07/10/1984
OCCASIONE Omelia, Domenica XXVII Tempo Ordinario − Funerale
DESTINATARIO Comunità parrocchiale
ORIGINE Registrazione
ARGOMENTI La ricompensa delle opere buone, compiute nella fede
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