2Re 5,14-17; 2Tm 2,8-13; Lc 17, 11-19
Leggo il telegramma della benedizione del Santo Padre:
“Ai novelli sposi Pietro Moggi e Adriana Picchi, Santo Padre, con augurio di pace e prosperità nella grazia del Signore, auspica abbondanti favori celesti per cristiana formazione nascente famiglia e invia implorata benedizione apostolica estensibile ai parenti e convenuti al sacro rito nuziale. Cardinale Villot”.
È una Liturgia che sottolinea la riconoscenza e penso non vi è, per questa circostanza, una Liturgia migliore: il grazie al Signore, un grazie che esce dai vostri cuori, o sposi, gonfi di gioia, ed esce anche da tutti i nostri animi, di noi che vi vogliamo bene e che ci stringiamo vicino a voi. Ci stringiamo per ringraziare Dio delle grazie che vi ha elargito, per ringraziarlo di tutto quello che voi avete potuto realizzare nel suo amore, per ringraziarlo del dono che fa alla Santa Chiesa con il vostro matrimonio.
Un sentimento dunque prepotente di riconoscenza, un sentimento che si traduce prima di tutto in una preghiera di invocazione e di augurio, una preghiera che vuole invocare per voi la pienezza della vostra vita cristiana nel Matrimonio.
Noi vi auguriamo ciò che è sottolineato in questa Messa da san Pietro quando, rivolgendosi ai cristiani, dice: “Voi siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa” (1Pt 2, 9).
È questa dignità del cristiano che voi volete portare nel Matrimonio, questa sacralità di valori, perché il cristiano è profondamente unito a Cristo e il sacramento realizza un passo ulteriore in questa unione. Vi amministrate un sacramento l’uno all’altro ed entrate così ancora di più nel Mistero Pasquale del Cristo, in quel mistero che voi oggi sottolineate particolarmente nella risurrezione, nella gloria della risurrezione, nella forza della risurrezione, nell’impegno che comporta l’essere risorti, perché il Cristo Signore è risorto per noi tutti e ci ha uniti in una maniera meravigliosa a questo suo Spirito di risurrezione.
Per questo il cristiano diventa un sacerdote, che ha il compito di dare gloria e lode al Signore ed ha ancora il compito di portare agli altri perché, continua san Pietro: “Voi proclamiate le grandezze di lui che vi ha chiamato” (ib.). Ecco il cristiano che si realizza non individualmente, sì personalmente ma per tutti, si realizza in una magnifica sequenza di ascensioni, come dice il Salmo: tu devi preparare nella vita la tua salita, di salita in salita.
Ecco, così, come si traduce la preghiera e come, dalla preghiera, si passa all’augurio e come l’augurio diventa vera forza di comunità e di aiuto vicendevole. Proprio così!
Noi vi auguriamo questa pienezza di vita, noi vi auguriamo questa pienezza di amore, perché amandovi l’un l’altro sia un continuo e sempre nuovo motivo di amare lui e di amare i fratelli, perché il realizzarvi meravigliosamente nella vostra vita di famiglia sia un motivo per andare meglio agli altri, perché la vostra vita così di giorno in giorno porti i suoi frutti, frutti di benignità e di amabilità, ricordate la lettera di san Paolo, i frutti di generosità e di umiltà, i frutti di servizio e di impegno.
Noi vi auguriamo ogni bene, perché vi auguriamo Gesù vissuto così, Gesù amato così, Gesù testimoniato così.
Allora la vostra riconoscenza di oggi diventa un motivo profondo per camminare in avanti, per non fermarvi mai, per non realizzare una famiglia statica, una famiglia chiusa in se stessa, ma una famiglia meravigliosamente espansa verso tutti i valori, verso tutte le realizzazioni.
Noi vi auguriamo così questa pienezza e l’invochiamo con voi, l’invochiamo questa grazia perché, voi lo sapete, che è proprio nella preghiera comunitaria che il Signore è particolarmente presente, che il Signore è particolarmente attivo, così che si verifichi per voi quello che ha detto il Signore: “Alzati, va' ”, ecco tutta la vita, sì, “la tua fede ti ha salvato” (Lc 17, 19).
CODICE | 74LCO0133RE |
LUOGO E DATA | Sant'Ilario d'Enza, 13/10/1974 |
OCCASIONE | Omelia, XXVIII Domenica Tempo Ordinario - Anno C - Messa ore 8, 30 - Matrimonio |
DESTINATARIO | Comunità parrocchiale |
ORIGINE | Registrazione |
ARGOMENTI | Matrimonio |
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